La squadra di Nebojsa Vignjevic, 46enne serbo che ha da poco firmato il prolungamento di contratto fino al 2016, ha conquistato la sua terza Supercoppa d’Ungheria ai danni del Debrecen dominatore del campionato scorso.
Aveva inaugurato la competizione nel 1992, vincendo per 3 a 1 sul Ferencvaros e si era pi ripetuto a distanza di dieci anni, nel 2002, alzando al cielo la sua seconda Supercoppa magiara, vinta ancora una volta per 3 a 1 sullo Zalaegerszeg. Dopo 12 lunghi anni, il popolo viola può finalmente festeggiare il secondo trofeo in un breve arco temporale, dopo la Magyar Kupa di maggio.
Da parte sua, invece, il Loki non ha saputo portare a casa la sua sesta Supercoppa, incappando nella quarta sconfitta in questa competizione, che la vede regina assoluta dal punto di vista dei record.
La partita non è certamente stata la migliore pubblicità possibile per il movimento calcistico ungherese, il cui campionato è pronto a ripartire sabato 26 luglio. Di mezzo, però, il Debrecen ha l’importantissimo appuntamento con il Cliftonville (Irlanda del Nord), match valido per il passaggio al terzo turno preliminare di Champions League.
Kondas, allenatore del Loki, relega in panchina il nuovo acquisto Aleksandar Jovanovic, sicuramente il ‘colpo’ di mercato più interessante per i biancorossi, che l’hanno acquistato a titolo definitivo dal Ferencvaros per 200mila euro.
Sul fronte opposto, battesimo di fuoco per la nuova coppia di terzini titolari: sulla fascia destra, ViktorVadasz, arrivato dal DVTK; su quella sinistra, invece, giostra Gyula Forrò, classe 1988 prelevato dal Kecskémeti. Ruolo inedito per il nazionale ungherese Gabor Nagy, punta centrale nel 4-3-3 di Vignjevic, appena arrivato dall’Haladas, dove fungeva da centrale di centrocampo o ala destra.
Il secondo tempo si apre ancora con gli attacchi – sterili – portati avanti dal Debrecen: un’ottima triangolazione tra Bouadla e Vadnai porta quest’ultimo al cross nell’area piccola, dove l’Imam Seydi tenta una spettacolare rovesciata, mancando però l’impatto con la sfera. Il più pericoloso per il Loki, comunque, è sempre Tisza, che a venti minuti dalla fine impegna ancora l’estremo difensore avversario da fuori.
Paradossalmente, nel finale sono i ragazzi di Vingjevic ad andare vicino al gol che sbloccherebbe la gara, prima con la conclusione ravvicinata di Heris – sulla quale compie un vero miracolo Novakovic – e, a tempo oramai scaduto, con Simon che sbaglia l’aggancio del pallone a tu per tu con il portiere del Debrecen.
I rigori sono il giusto epilogo per una partita equilibrata, giocata solamente a tratti e capace di mostrare maggiormente le difficoltà di entrambe le formazioni, piuttosto che le virtù delle stesse.
L’errore fatale, per il Loki, è quello del laterale destro Bodi, il cui destro si alza sopra la traversa piuttosto clamorosamente. Il quarto tiro dal dischetto, firmato Balazs Balogh, viene però intercettato da Novakovic e la sfida continua. Ancora una volta, è la bravura di Balajcza, capitano dell’Ujpest, ad aiutare la squadra: para il tiro di Maté e alza la terza Supercoppa della storia viola davanti ai suoi tifosi.
(foto in evidenza: nemzetisport.hu)
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