Tabaimo alla biennale

Creato il 18 giugno 2011 da Catone
Il Giappone propone una dissacrante installazione della giovane TABAIMO




“Non ama gli stereotipi, anzi li sovverte. Ci prende in giro proponendo items apparentemente innocui, insapori e inodori, desunti dalla tradizione nipponica, per poi rivelarci che lì dentro qualcosa sta "andando a male", a meno che non sia marcita addirittura.
Nata nel 1975 a Hyogo, Tabaimo è la più giovane artista giapponese a essere riuscita a far parte della Triennale di Yokohama nel 2001.
Il Giappone e l'arte di grandi maestri come Hokusai entrano nelle sue videoinstallazioni per essere completamente stravolti, quasi che il fumetto e il cartone animato omaggiassero il passato con un gesto di strafottenza. Il mondo fluttuante dei classici "ukiyo-e" - i disegni anche seriali prodotti da artisti come Utamaro fin dalla metà del 1600 - diventano nelle opere di questa artista tra le più quotate al mondo una rivisitazione spesso inquietante di un mondo prossimo al manga.
Di ritorno a Venezia dopo la partecipazione del 2007, Tabaimo inserisce la sua opera video all'interno di un padiglione dedicato - come afferma il commissario Yuka Uematsu - al tema “Trans-Galapagos Syndrome”. Un'occasione per lasciare stridere la sua indubbia poesia con un potentissimo elemento nero. Quasi funereo.”
Francesco Brunacci, L'Uomo Vogue, maggio-giugno 2011 (n. 421), p. 215


Tabaimo, "teleco-soup", 2011
(c) Tabaimo / Courtesy of Gallery Koyanagi and James Cohan GalleryJames Cohan Gallery

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :