La ricetta che vi propongo oggi è un altro esperimento dell'accoppiata carne - frutta: dopo il maiale alle pesche (e salsa al basilico) della settimana scorsa, questa volta tocca al tacchino con l'uva. Altre ricette, in internet, oltre ad essere tremendamente complicate suggeriscono l'uva bianca. Il risultato finale si confonde con il bianco del piatto tanto è privo di colore, ed a me la cosa non piace. Ho usato quindi l'uva nera, quella del meridione, cotta dal sole del sud e piena di sapore. Provatela così questa ricetta una volta tanto, senza cambiare nulla, e sentirete che meraviglia.
Ingredienti:- 900 gr di fesa di tacchino- 4 cucchiai di olio di oliva- mezzo bicchiere di marsala- 4 foglie di alloro- uno spicchio d'aglio - un bicchiere di brodo- mezza cipolla- 5 bacche di ginepro- 30 acini di uva neraProcedimento:Qualche ora prima (quante, non è così importante) mettete a marinare il tacchino, in frigorifero, con due cucchiai di olio d'oliva, un cucchiaio di marsala e due foglie di alloro.Al momento di cuocere la carne iniziate dal soffritto. Tagliate la cipolla a fette o pezzetti regolari, quindi fatela andare in padella con l'aglio e 2 cucchiai di olio a fiamma viva. Quando la cipolla sarà dorata aggiungetevi la carne. Ricordate di scolare bene il tacchino dalla sua marinatura, che getterete, togliendo anche l'alloro.
Scottate il tacchino su ogni lato, poi aggiungete il ginepro e le restanti due foglie di alloro. Sfumate con poco meno di mezzo bicchiere di marsala, e lasciate evaporare la parte alcolica per qualche secondo.Proseguite quindi la cottura a fuoco basso, con il coperchio, aggiungendo a poco a poco il brodo per non far seccare la carne. Trascorsa una ventina di minuti, aggiungete anche l'uva. Non forate o tagliate gli acini, aggiungeteli interi.Proseguite la cottura fino a quando, infilzando con uno spiedino in legno il tacchino, non vi sarà traccia di sangue. In tutto, una mezz'oretta circa sarà sufficiente.Prima di tagliare le fette è meglio far intiepidire leggermente la carne. Servite sempre con abbondante salsa, e con qualche acino d'uva in ogni piatto.
Consigli:Per evitare che la fesa perdesse forma in cottura io l'ho legata con dello spago da arrosti. Non serve nulla di artistico, toglierete comunque lo spago prima di servire, quindi assicuratevi solo che mantenga una forma "a salsicciotto".Non preoccupatevi se l'uva dovesse perdere buona parte del suo colore: come vedete dalle mie foto, è perfetto così. Il risultato che dovete ottenere è esattamente una carne perfettamente cotta (prova dello stecchino!), una salsa densa e scura (alla faccia di chi usa l'uva bianca!) e degli acini d'uva morbidi ma ancora interi che vi navigano dentro.Se la vostra salsa è troppo liquida, ma la carne è già pronta, togliete semplicemente la carne e fate restringere a fuoco vivo la salsa.