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Taci, disfattista che non sei altro!

Da Paolob
La manovra sta per essere approvata, proprio in queste ore.
E il clima è questo:
1) La manovra è splendida e straordinariamente efficace di per sè.
2) I professori sono al di sopra delle parti.
3) Le scelte fatte sono perfette.
4) Chi critica è il solito nulla facente disfattista che ci porta allo sfacelo.
Allora, se è ancora permesso, dico la mia.
1) Dall'inizio ho accettato, da cittadino elettore intendiamoci!, che il Parlamento non contasse più nulla e che un governo tecnico ci traghettasse fuori dal berlusconismo e dallo sfacelo economico, politico, finanziario e morale.
2) Ho atteso con ansia le mosse di quelli che tutti ritengono 'i salvatori della patria' (lo dico senza ironia).
3) Poi ho visto i primi passi.
4) Poi mi sono fatto, da cittadino elettore intendiamoci, qualche idea.
E, da cittadino elettore intendiamoci, queste sono le mie opinioni.
La manovra presentata è la solita acqua calda. Una manovra forte, che non tocca però gli equilibri che hanno portato il paese alla bancarotta.
È questo, secondo me, il problema.
Non è la durezza che contesto, ma è la ripetuta e reiterata modalità di fare cassa tra i soliti, quelli più facili da mondare, quelli più deboli.
La patrimoniale? No.
L'Ici o presunta tale alla Chiesa? No.
La lotta all'evasione che passi attraverso controlli verso in particolare gli 'evasori totali'? No.
Massacrare di tasse chi ha patrimoni ingenti? No.
Tassazione delle transazioni finanziarie? No.
Sarà anche efficace, la Ue sarà contenta, i mercati gioiranno, ma credo che si sia scelta la strada più facile, consueta e senza un minimo di coraggio.
Il paese ormai si è bevuto il cervello e vuole solo NON occuparsi del problema.
Vuole delegare tutto, senza pensieri, senza fastidi. Vuole Superman che con un pugno risolva tutto.
Peccato che si accorgerà, un giorno, che i soliti pagano, le imprese chiudono e lo 0,95% (!) che dichiara più di 100mila euro l'anno se la gode ancora di più alle spalle di tutti noi.
Ma a quanto pare non si può dire nulla, non si può criticare.
'Lasciateli lavorare', dicevano nel 1994 quando quello, con le sue gambette, scendeva in campo...

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