Magazine Diario personale

Tag Settembre – Blogger Recognition Award

Da Bloody Ivy

bloggerrecognitionaward

Ho una ventina di Tag in arretrato, e per non fare preferenze ho scelto questo a caso, e per caso intendo facendo Ambarabaciccicoccò.  E’ uscito il  Blogger Recognition Award, un giochino dove ci viene chiesto di dare qualche suggerimento ai nuovi blogger.

Copio & Incollo le Regole:

* nominare 15 blog e avvisarli
* Ricorda che non si può nominare se stessi o la persona che ti ha nominato.

* Consentite di dare la possibilità ad altri blogger!

* Scrivere un post per mostrare il vostro premio! Scrivere una breve storia di come è cominciato il tuo blog, e dare uno o più consigli ai nuovi blogger.

* Ringraziare la persona che ti ha nominato.

Inizio dalla fine, così finirò con l’inizio. Ringrazio viola opinionista per caso per la nomina, come prescrivono le regole, ma aggiungo che viola ha una bravura e un occhio davvero particolare nello scattare foto e per questo la seguo e la consiglio.

blog
NIENTE PANICO l’11 ottobre 2015 compie un anno. Per i gatti un anno ne vale 15 di umani, per i blog non saprei, ma lo reputo ancora non maturo, non formato, né adulto.
Per scrivere i post posso dedicarci un paio d’ore a settimana e poi uso le pause o quando sono al telefono per approfittare di leggere chi seguo (multitasking: leggo, ascolto e persino rispondo ma in modo insensato), così fra un post  e l’altro (ci tengo a farne di carini puntando più sulla qualità che la quantità) passano sempre dei giorni. Ma imparerò ad organizzarmi meglio, sono sicura.
Ho iniziato il blog perché sono curiosa delle diverse persone con le quali posso venire in contatto qui  e che non conoscerei mai uscendo semplicemente da casa.
Questo blog è una mia interfaccia, sono io, solo nella versione blogger.
Poi, quel che si scrive resta nel mare magnum della rete, e con il blog è come gettarci un messaggio in bottiglia. Chissà chi lo troverà, chi lo leggerà, insomma, c’è quel pizzico d’avventura che non basta mai.  

Consigli? Certo, però ho 260 followers mentre viola che mi ha nominato è quasi a quota 5000. Quindi, perché uno dovrebbe mettersi a seguire i miei di consigli? 

That is the question!

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Well… Ognuno modella il blog a seconda di cosa vuole farci. C’è il food blogger, il fashion blogger, il make-up blogger, il photography blogger, chi usa il blog per recensire libri, film, eccetera eccetera, e poi ci sono gli ibridi, mezzo sangue, come la sottoscritta, con interessi nei più vari e disparati campi e un blog Mischmasch.
Se proprio devo dar consigli ai nuovi blogger, come richiede il Tag, è solo ai mezzo sangue come me che posso rivolgermi.
Tenete conto di due assiomi, però: 1. ho poco tempo per dedicarmi al blog, 2. predico bene ma razzolo male (e questo è l’effetto della causa del punto 1). 

Resto perplessa sui cacciatori smaniosi di followers.  A tutti fa piacere che i fans aumentino, anzi, se adesso tu, sì proprio tu, sconosciuto lettore, passato di qua per caso, ti iscrivi al blog, beh… “God bless you!“.
Però che li si vada a pescare a casaccio, con il retino, tanto per far numero, lasciando commenti del tipo “‘bell’articolo, tornerò a leggerti, se anche tu vuoi seguirmi questo è il mio blog”, è metter in atto la tecnica degli Hare Krishna.
(non ho nulla contro di loro è proprio questa tecnica di persuasione a chiamarsi così)

Tu te ne stai andando tranquillamente per la tua strada e un Hare Krishna ti si para davanti, tutto sorridente nel suo abito arancione, porgendoti un fiore fin sotto il naso “è un dono per lei signore, se proprio vuole ricambiare può lasciarci qualche spicciolo ma in ogni caso, la prego, accetti il fiore in dono“. Naturalmente è implicito che a prendere il fiore e andartene dritto per la tua strada sembreresti scortese, con questo Hare Krishna che non fa altro che sorriderti. Ora, fuor di metafora, al ricercatore seriale di followers non gli importa di leggere il tuo blog, vuole solo un follower in più. Non è facile non cedere alla regola della reciprocità, lo sa e punta a quello. Funziona anche con me perché se il blog non è davvero orrendo, ricambio, in fondo è un cacciatore seriale di followers non un serial killer; ma lo “inquadro” come hare krishna non interessato al mio blog ma ad un follower in più per lui e basta.

sealimenta
Inoltre, i blogger non novizi lo sanno già,  ai motori di ricerca non importa molto dei followers di un blog, perchè sono perfettamente a conoscenza di tutti i trucchetti per aumentarli (per rendersene conto di qualcuno, basta fare una breve ricerca, persino usando parole chiave tipo “comperare followers”, e si resterà esterrefatti).
Così i motori di ricerca specifici per blog, come Tecnorati, preferiscono tener conto, per es., del livello di attività degli utenti, tradotto in soldoni, di quanti commentano, ossia interagiscono realmente interessati al blog ed è questo ad essere ritenuto un buon parametro di valutazione. Google di contro, premia i blogger che pubblicano più frequentemente. A parità della parola chiave usata nella ricerca, chi pubblica una volta al mese apparirà molto più in basso di chi pubblica un post al giorno.
Eh allora tu perché pubblichi così sporadicamente?” In primis per via degli assiomi in rosso 1 e 2. Poi perché apparire primi su Google e agli occhi di chi sta cercando quella determinata informazione, venir letti ma poi giudicati come “ciofecari” (deve ancora nascere questo termine, significherà “produttori di ciofeche”) non la trovo una così buona idea.  Per un blog la reputazione è più importante dei followers.
Può essere una valevole astuzia pubblicare giornalmente una bella immagine, ma che sia bella per davvero ed interessante.

chucknorris
Più che a followers puntate su persone a cui piace sul serio seguirvi. Tenete conto dei commenti, rispondete in modo adeguato a quelli pertinenti, ringraziando agli altri, è un regalo che vi stanno facendo.
In caso di troll invece, sterminateli senza pietà.  Non commentano per instaurare una disputatio costruttiva, la mentalità è “no, non è come dici tu ma come lo dico io, e non serve che te lo provi con fonti, o che motivi, ci ho fatto un post anche io e ti deve bastare”, sproloquiano perché è l’unica cosa che riescono a fare.
Sia che commentino il vostro post, sia che rispondano a commenti di altri, quando vi accorgete della loro vera natura, da troll, eliminateli. Innescherebbero pseudo discussioni, senza logica, che porterebbero via il tempo a voi e ai commentatori che potrebbero trovarsi presi in causa.
Tutelate i vostri lettori dai trolls.

Pensa da lettore per piacere ai lettori. Ti piacerebbe leggere un blog che ha come sfondo un’immagine carina ma che rallenta la lettura? Ti sei mai chiesto come mai i giornali e i siti importanti usano sfondi chiari e caratteri scuri e mai viceversa? E fra due post, uno con qualche immagine (io qui mi son anche fatta prendere un po’ troppo la mano,  ok) e uno senza, quale pensate stuzzichi di più la lettura?

Scrivi a piramide rovesciata, perché è più comodo per il lettore. Nelle prime righe dovrebbero apparire  argomento trattato e conclusioni, poi si può iniziare con tutta la storiella fin nei dettagli più barbosi. Dai modo al lettore di decidere in pochi secondi se il tuo post lo interessa o meno, non farglielo capire solo alla fine.  Non scrivi un libro dove l’assassino va svelato solo nelle ultime pagine, scrivi on line, non far perdere tempo ai tuoi lettori. Se non sono interessati a quel post, magari lo saranno al prossimo.
Usa il grassetto per evidenziare le parole chiave, così basterà un colpo d’occhio per far capire di cosa si parla in quel post.

Io seguo gli argomenti che mi interessano da siti e blog anche tramite Really Simple Syndication (i feed RSS) perché se mi interessa solo un determinato argomento del sito, mi è più facile ed utile. Per questo non mi sono mai presa la briga di capire bene il vantaggio di inserire degli hashtag, anzi se qualcuno li usa e me ne spiega la convenienza, gliene sarò grata. Aggiungo ai post e uso i Tag, per es. per scoprire di tanto in tanto, cosa appare di nuovo con il tag “Trieste” (è la mia città, son curiosa di sapere che se ne dice nella blogosfera).
Uso solo una parola chiave e quindi non ho grandi tecniche SEO, né consigli da poter dare in proposito. 

bloody ivy tomato soup
Se non il post non è una ciofeca,  avrai anche condivisioni sui social network. Questo significa ulteriore visibilità.   La condivisione del post è un passaparola eccezionale, vi fa leggere da persone che sennò non avreste raggiunto mai.
Ogni post non è un hic et nunc, resta in rete, verrà visualizzato (chissà quando) o condiviso (chissà da chi) sui social. Il post in assoluto più condiviso dal mio blog (ok solo un centinaio di condivisioni, ridicole per alcuni, ma io l’ho considerato un miracolo), lo è diventato improvvisamente e nel giro di una serata, dopo che erano trascorsi mesi da quando lo avevo postato, ed era lì, fermo e immobile… O è stato davvero un miracolo o può capitare a chiunque di voi, e sarei più propensa a dar credito alla seconda ipotesi. Never say never.

I Tag sono un modo per interagire e collaborare con altri nella blogosfera, se siamo nominati,  scrivono il link al nostro blog sotto il post. E’ come se ne consigliassero la lettura, insomma sono una sorta di recensione positiva e i loro followers potrebbero trovarvi interessanti e mettersi a seguirvi.
Qui davvero predico bene ma razzolo dannatamente male, avendone in arretrato un numero vergognoso. (gesto spiegabile con gli assiomi 1. e 2.)
Inoltre, leggerli è un modo per conoscere meglio gli altri blogger. Capire perché a loro piacciamo o no, può farci migliorare la nostra produzione di post.

Ho smesso di seguire alcuni blogger dopo aver riscontrato comportamenti scorretti. Bastano pochi secondi di ricerca per scoprire se il post è farina del loro sacco o se e su quali siti è già apparso. Perché non può essere che quando scrivi di argomenti personali sei un sempliciotto e poi posti quotidianamente articoli sui più svariati e colti argomenti che neanche Oriana Fallaci riuscirebbe a starti dietro.
Cambiare l’occhiello iniziale e aggiungere un finale tipo “Ecco, cari amici, io la vedo così e voi cosa ne pensate? scrivetelo nei commenti” non lo trasforma in un articolo tuo.

E’ lavoro intellettuale altrui, se usi un paragrafo, va virgolettato, citando l’autore, quello vero. Se vuoi riportarlo interamente ne metti il link di riferimento. Riportare tutto l’articolo a parte qualche minimo cambio di parole e glissare sul nome dell’autore, sperando che qualcuno vi ritenga di essere davvero in grado di redigere articoli così,  è mistificazione; inoltre Google quando trova un doppione penalizza ambedue, l’autore e il copiatore. La spiegazione sui duplicati, motivata argomentata e giustificata da Support Google QUI. E non pensiate che un giornalista non le controlli queste cose. Davanti a loro, la loro redazione, il loro giornale online, la reputazione del blog l’avete persa. Ma evidentemente ai copiatori poco importa.

Infine è utile una pagina fb però, per via dell’assioma 1. io, la mia, non la riesco ancora gestire.
E per finire, evitate di scrivere post troppo lunghi, tipo questo (assioma 2.)

Bloody Ivy

Taggo:

  1. il mondo di mint peperita
  2. almeno tu
  3. l’arte di anira
  4. il piccolo mondo di lelle
  5. dadaword
  6. solo per amore
  7. chiedilo a manu
  8. La Mela sBacata
  9. libri e cavalli
  10. la corte
  11. orchidea bliss’s blog
  12. iris & periplo
  13. una contraddizione ambulante
  14. R. Tiziana Bruno
  15. nuvole sparse fra le dita

con calma li avviso tutti quanti


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