tagesmutter

Da Francesca_82
Non so nemmeno che titolo mettere: no words.
Marc è andato all'asilo (uso questa parola per essere più breve, ma poi capirete) ed io l'ho saputo solo dopo.
Questo è un intreccio di due storie, anzi di tre complotti fusi insieme che hanno portato a quest'epilogo.
1) Alla Escoleta, dove avrei dovuto iniziare con i bebé manca la materia prima cioé i bimbi da 1 a 3 anni. Le madri preferiscono rimanere e chiacchierare nel salottino sul tappeto pieno di giochini e i loro bimbi e quindi la mia figura è superflua per cui vado là e mi metto comoda con loro oppure faccio -il mercoledì- scienze con i bimbi più grandi, ma del nostro progetto  di scuola libera con i mininoi è rimasto fermo al palo. Vabbé, sarà che hanno tempo libero ste madri libere....
2) Il tempo maledetto. Nell'impossibilità di poter tenere Marc all'asciutto oltre i 20 minuti di fila. settimana scorsa credo di aver approfittato pure troppo della buona diponibilità dei miei suoceri: errore.
3) Ricollegandomi al punto uno, la mamma di Raul era già un po' di tempo che mi diceva che in paese c'è la tagesmutter, sono due sorelle che da anni hanno avuto l'autorizzazione a trasformare casa loro in un asilo -per farla breve-e le mie nipotine sono state là ed è un ambiente comodo e familiare e alloraperchénoncifaiunpensierino ????? E per paradosso non è nemmeno una opzione molto contemplata, la gente preferisce sempre il classico asilo tradizionale.
Ed io: nooooo voglio andare alla Escoleta, nooooo dai convinco Marc a stare all'asciutto, noooooo non ci annoieremo, nooooo ce la faccio...seh seh...
E allora venerdì -come davvero non succede mai- sono dovuta andare in banca (etica eh!) e ho lasciato Marc dalla nonna alle 10 con l'intenzione di andarlo a prendere alle 14 ma pioveva e si è fatto tardi, total, alle 16 sono arrivata.
Entro in casa convinta di trovarlo tranquillo, magari dormendo. Tutto silenzioso, mia suocera cuciva.

Suocera: è all'asilo.
Io: ma va, dai dov'è? Dove sta dormendo? (mentre comincio ad aprire tutte le porte, la camera dei suoceri, la ex cameretta di Raul...)
Suocera: che è davvero all'asilo, alle 17 andiamo a prenderlo.
Io: ....
Mi metto quindi seduta e dico "è all'asilo? Ma da quando? Ma quale?"
E lei mi racconta che alle 10.30 lo portava a spasso e quindi è passata davanti all'asilo e si è affacciata a salutare le ragazze e Marc ha visto i bimbi e giochi e non ha sentito ragioni, è voluto entrare.
Alle 12.30 la nonna lo va a prendere con l'idea di aspettarmi a casa, lo fa mangiare. Cerca di farlo dormire e di solito succede nel passeggino senza difficoltà, ma è iper-eccitato quindi alle 15 lo riporta là, si lancia tra le braccia della ragazza e va a giocare.
E sapete il peggio qual è? Che alle 17 mentre camminavo che nemmeno mi rendevo conto esattamente dove andassi tra le stradine del centro pensavo ai pianti che si sarebbe fatto quando mi avrebbe messo a fuoco.
Niente.
Non ha fatto una piega: mi affaccio nel salone e lui mi fa Uh? mentre mi allunga un giochino. Anzi come per dire "Sei già qua?!"
Morale: anche se Carlos Gonzales dice che i bimbi di quell'età dovrebbero stare con la mamma ci sono bimbi che vogliono stare altrove. È vero, la socializzazione non è alta, Marc gioca seduto con altri bimbi ma non si guardano quasi in faccia. Sta là e si sente meno solo credo, tra coetanei.
Allora parliamo di questa tagesmutter, non so se avete esperienze in merito.
La casa è bella, è una casa tipica del centro del paese, su due piani, (come quella dei suoceri che hanno ristrutturato e fatto due appartamenti indipendenti), in cui dalla strada si entra direttamente in un grande salone. Questo porta ad un altro e da là al giardino interno con un albero di limoni. Quindi lo spazio è ok. C'è una cucina e stanze per il riposino, con dei materassini per terra.  E poi hanno messo sedie e tavolini piccolini e ci sono disegni alle pareti. Hanno bimbi dai 9 mesi fino ai tre anni. Al piano di sopra vive una di loro, non chiedetemi quale, se Cristina o Maria José. In pratica la cosa iniziò perché una si occupava dei figli di entrambe, poi sono arrivati altri figli e mia nipote maggiore che ha 6 anni è stata una delle prime bimbe ad essere accolte ufficialmente quando le ragazze hanno aperto la casa ad altre famiglie.  Approfittando poi delle case tanto grandi il piano terra è uno spazio totalmente dedicato ai bimbi (per questo viene chiamato comunemente "asilo"). La madre delle tagesmutter si occupa del pranzo dei bimbi che si fermano. Accettano al massimo 10 bimbi, anche se mi dicono che per ora nessuno ha fatto a botte per mettere là i bimbi e siccome sono due allora è come averne 5 ciascuno. Quindi è un posto dove in base ai bisogni si portano i bambini, certo c'è chi l'ha preso in parola e lascia i bimbi dalle 9 alle 17 (sic!!!) ma in generale la fascia oraria completa è dalle 9.30 alle 12.30. Molti giochi di legno, un cavallo a dondolo, molti colori e giochi di palline, cubi, tricicli.
Non posso nascondere che (profezia!!) il solo fatto che sia un posto più asciutto di casa mia già mi lascia tranquilla e poi credo che mia suocera così mi abbia voluto dare una lezione: lei è una nonna ma anche una donna libera, va a correre, va a Valencia con le amiche, io in queste ultime due settimane confesso che per lavoro uff.... che pessima che sono... credo che abbia esagerato e d'altra parte siccome non volevo sentire ragioni mi sono arroccata a dei preconcetti troppo stretti. Lei me ne aveva parlato spesso ed io non ero nemmeno passata a vedere e parlare con le ragazze.
Ho passato il week end con il mal di pancia.
Pensavo a Marc che non voleva tornare a casa e che per tre ore potrei anche portarlo la mattina. Stamattina il cielo era grigio e pioveva e tra la stufa e il fango e che cazz mi sono detta "Adesso lo porto". Così io posso stare in casa con il cappotto e il cappello e dedicarmi comunque al lavoro senza dover pure litigare con la stufa.
Ancora non cammina, ma se un bimbo di due anni gli dà la mano lo fa quasi con sicurezza, quindi è questione di giorni.
Ci sto pensando, siamo quasi a metà novembre e le cose non saranno facili.
Lo guardo e dico "non è un asilo, non è un asilo"
Per questo poi vi parlerò di com'è un vero asilo così magari scrivendolo mi sento più tranquilla pure io.
Se domani piove sapete dove passerà la mattinata Marc e poi al pomeriggio andremo in piscina.

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