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Tagete dai capolini dorati

Da Lory663

Tagete dai capolini dorati
Nome scientifico: Tagetes della famiglia delle Compositae; origine: Messico. Il genere Tagetes comprende una cinquantina di specie erbacee, annuali e perenni di cui si coltivano oggi quasi esclusivamente ibridi a fiore doppio( fino a 15 cm di diametro), che ricordano nella forma il garofano, mentre il fiore semplice è un capolino simile a una margherita. Il colore dei fiori varia dal giallo limone all'arancio e al mogano; i petali a volte sono frangiati. Le foglie sono generalmente di colore verde scuro, lucide e profondamente divise.
Tagete dai capolini dorati Coltivazione: Si coltivano prevalentemente le varietà annuali, partendo dai semi o acquistando le piantine. Il Tagete può essere coltivato in vasi, ciotole, cassette e fioriere sul balcone o in giardini, da solo o insieme ad altre piante annuali o può essere piantato in aiuole e bordure. Il tagete non è esigente in fatto di concimazione: per le piante in aiuola sono sufficienti un paio di concimazioni con 1 gr per decalitro di acqua oppure 10-20 gr di concime ternario per mq di aiuola.
Esposizione: Per ottenere un buon sviluppo, il tagete deve essere piantato in pieno sole. Con bassa luminosità le piante filano( si allungano), fioriscono meno e i colori dei fiori sono poco brillanti.
Temperatura: La temperatura ottimale del tagete è compresa tra i 18e i 26°C, anche se sopporta temperature inferiori ( fino a 8-10°C ) e non ha problemi con quelle elevate: resiste infatti bene anche alla calura estiva.
Annaffiatura: Deve essere moderata anche nei periodi più caldi, evitando i restagni d'acqua; si consiglia di bagnare le piante il mattino presto con acqua non eccessivamente fredda.
Propagazione: Per anticipare la fioritura si semina a partire dal mese di marzo, in cassette sotto vetro, coprendo appena i semi; in tal caso è però opportuno ricorrere, dopo la germinazione, all'illuminazione artificiale con le apposite lampade per 8 ore al giorno per 1 mese circa. La temperatura di semina è di 18°C. Le piantine si trapiantano dalle cassette nei vasetti definitivi dopo circa 1 mese dalla semina. Per il trapianto si utilizza un terriccio ben drenato, piuttosto asciutto e non ricco di fertilizzante, oppure da vaso o fioriere. Per ottenere buoni risultati e un rapido sviluppo, prima di mettere definitivamente a dimora in terreno si attende che non vi siano ritorni di freddo ( maggio è il mese più indicato ). Anche il terreno delle aiuole non deve essere troppo fertile; si evita cosi che le piante vegetino troppo, siano più sensibili ai marciumi e producano meno fiori.
Malattie e parassiti: I fiori a volte marciscono coprendosi di muffa grigia che rivela l'infezione da Botrytis cinerea; se questo avviene nei mesi estivi, bisogna controllare le annaffiature e bagnare al mattino, in modo che le piante siano asciutte alla sera, oppure trattare con appositi antibotritici. Questo fungo attacca le specie annuali in autunno, quando comunque le piante vanno eliminate. La Phytophthora cyptogea causa invece il marciume del colletto delle piante. E' putroppo un fungo abbastanza frequente, cosi come il Fusarium oxysporum , che causa un appassimento rapido delle piante. Per evitarli si consiglia di utilizzare per la semina terricci preparati e sterilizzati; per le piante in aiuola occorre, invece, controllare le annaffiature e, se si è sviluppata la malattia, l'anno seguente piantarle in un altra posizione. I trattamenti con fungicidi sono poco efficaci.
Consigli per l'acquisto: Controllate che le piantine abbiano uno stelo robusto, che non siano filate (allungate) e non abbiano foglie gialle alla base. L'acquisto dei semi è possibile presso i fioristi o le ditte specializzate nella produzione di sementi ibride. I semi ottenuti dalle piante in aiuola daranno fiori piccoli, semplici e meno decorativi di quelli acquistati, e perciò il loro utilizzo è da sconsigliare.
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