Magazine Cultura
A quali tagli mi riferisco? A quelli economici naturalmente. Mi ha fatto riflettere una notizia di questi giorni: il contributo degli enti pubblici all'ormai conosciutissimo Festivaletteratura di Mantova sarà decurtato del 50 per cento. Interessante capire poi dall'articolo della Gazzetta di Mantova che potete trovare qui, che su un budget dello scorso anno ammontante a un milione e quattrocentomila euro, solo 245 mila euro provenivano dalle istituzioni pubbliche. Lungimiranza degli organizzatori? Ammirevoli certamente, ma questo fa ancora più rabbia. Mi chiedo perché tagliare una quota già minoritaria. Non so capacitarmi del fatto che la cultura sia così poco considerata. Nessuno crede che la letteratura possa creare non solo un indotto economico, ma anche la capacità di elaborare idee che indirettamente si trasformeranno in capacità di far fronte alla crisi e ad altre sventure. Urla nel deserto? Forse, ma la voce ce l'abbiamo tutti. E in tutte le situazioni, quando ci chiediamo cosa possiamo fare e ci sembra di essere impotenti, forse possiamo ricordarci che almeno urlare le nostre ragioni è ancora possibile.
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