Quando non si ha mai avuto a che fare col metallo ci si immagina che possa essere difficilissimo da trattare. E non voglio dirvi che sia una cosa semplice perchè penso che, come tutti i materiali, bisogna imparare a conoscerlo, accostarsi ad esso cercando di ascoltarlo e di capirne la natura per cercare di assecondarla, e di utilizzarne le caratteristiche per facilitare il nostro lavoro.
In generale si tende a pensare che il metallo sia ostico, e che chissà quali strumenti servano per lavorarlo. In realtà ne servono davvero pochi per cominciare. E uno di questi è sicuramente uno strumento per tagliare. Gli orafi utilizzano per il taglio esclusivamente il seghetto da orafo, ed è buona cosa imparare ad utilizzarlo, perchè per alcuni tipi di taglio è assolutamente indispensabile. Questo vale in particolare se si utilizzano materiali preziosi perchè il seghetto non deforma il materiale e non produce scarti (a parte la polvere).
Parlando di taglio qui mi riferisco in particolar modo alle lamine metalliche che di solito lavoro, che sono di rame e ottone principalmente, e anche bronzo. Ho sempre utilizzato il mio strumento very professional, che fa ridere ma è molto efficace: una forbice pesante da cucina, ovvero un trinciapollo a lama dritta. Forse lo avrete visto nei video delle mie dimostrazioni, e chi viene ai miei workshop me lo ha visto utilizzare senza tema di far ridere. E' efficace e funziona molto bene per spessori che vanno dallo 0,2 mm allo 0,6/0,8 mm, ovviamente negli spessori maggiori riuscirò a fare solo tagli dritti e per le curve o tagli più complessi dovrò comunque utilizzare il seghetto da orafo.
Per il taglio del metallo di spessore sottile si possono utilizzare anche le comuni forbici da cartoleria (provate con qualche tipo economico ma robusto). E ovviamente esistono anche le cesoie da lamiera per tagli più impegnativi su lastre di spessore maggiore, ma in genere queste cesoie sono pesanti e grandi per le mie mani.
Però... poi qualcuno te ne dona un paio, vecchie, coperte di ruggine, e cominci ad immaginarti le altre mani che le hanno usate, il tempo che ha depositato il suo colore su quel metallo... e non vedi l'ora di ripulirle e provare a usarle, anche se le tue mani restano piccole piccole e loro invece sono enormi :)
(Grazie Manuela, mi hai fatto un bellissimo regalo)