Magazine Salute e Benessere
Avrei voluto aggiungere a questo blog un orologio da “conto alla rovescia”.
Il suo punto zero, la scadenza del conteggio sarebbe stata a pochi giorni da oggi.
Cosa avrebbe significato?
Facciamo qualche passo indietro e poniamoci una domanda differente: Cosa sta succedendo al nostro pianeta?
Probabilmente, nel corso delle ere geologiche, si sono verificati cataclismi anche peggiori di quelli di cui siamo costantemente informati ma una serie quasi infinita di disastri si allinea come una tragica collana con cadenza quasi giornaliera.
Terremoti, maremoti, inondazioni, siccità si susseguono accavallandosi senza pausa. Esplosioni di economie locali e crisi economiche generalizzate per altre realtà.
Gli estremi si presentano contemporaneamente e brutalmente a esigere il loro tragico pedaggio.
I due aspetti dell’energia Yin e Yang tornano a evidenziarsi ma è venuto a mancare quel momento di passaggio tra uno e l’altro; la trasformazione. In assenza di questo momento critico il mutamento si presenta in tutta la sua forza e violenza.
Yin e Yang formano l’Uno.
L’Uno e tutto quello che vediamo, viviamo, sentiamo, respiriamo. Il pianeta su cui viviamo è parte di questo Uno. L’essere umano è parte dell’Uno; o forse lo era.
La presenza dell’essere umano su questo pianeta è relativamente recente. La sua diffusione non ha avuto limiti e oggi colonizza anche ambienti un tempo inospitali.
L’animale, nel suo rapporto con l’ecosistema, istintivamente evita di depredare le risorse a propria disposizione. L’uomo al contrario si illude che queste risorse siano infinite. Come un’enorme setaccio raccoglie, spoglia e consuma qualsiasi cosa arrivi a portata della sua mano. Tutto gli appartiene e tutto viene modificato a beneficio dell’uomo.
Come già rilevato dagli scienziati il movimento dell’energia si basa su di uno scambio continuo. Nei periodi in cui questo scambio riesce a mantenere un equilibrio “dare/avere” l’Uno riesce a compensare il prelievo.
Sfortunatamente, ormai da tempo, questo equilibrio si è rotto. L’uomo continua a depredare senza cedere nulla in cambio.
La Terra, la Natura, l’Uno non riescono a seguire la nostra corsa verso il burrone.
Le soluzioni possibili sono diverse ma, tornando al 24 Aprile 2010, abbiamo l’occasione per agire alternativamente.
In occasione del Tai Chi Chuan Day abbiamo la possibilità di ritornare a contatto della natura e di ricercare, almeno nel nostro piccolo, l’equilibrio dimenticato.
Ognuno di voi è invitato e benvenuto.
L’appuntamento è fissato al Parco di Bollate, via Attimo (Zona Anfiteatro) il 24 Aprile 2010 alle ore 10.00.