A casa mia è arrivata qualche giorno fa “Take Care”, la borsa da lavoro in pelle firmata Mandarina Duck, in uno stupendo color bianco avorio. Più che da lavoro, io direi che è una borsa perfetta per una fashion geek come me. Porta iPhone e porta iPad nella tasca frontale e spazio per il portatile.
Tra l’altro è arrivata giusto in tempo per accompagnarmi a Ferrara durante una piccola trasferta culturale, alla scoperta della Parigi degli anni folli, a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento (esperienza che vi racconterò nei prossimi giorni).
Normalmente, per portare in giro il mio 12 pollici uso una borsa molto grande che inevitabilmente si riempie di ogni genere di cose inutili: con Take Care, date le dimensioni ridotte – fatte apposta per un notebook sono riuscita a portare con me solo quello che mi serviva – agenda, telefoni, biglietti del treno e ovviamente computer portatile.
Se volete dare un’occhiata a prezzo e caratteristiche, potete fare un giro sull’e-shop di Mandarina Duck: secondo me è un bel regalo per una laurea e il rapporto qualità – prezzo è ottimo.
Una sorpresa, ovviamente, è sempre gradita, ma un pacco da Mandarina Duck ha un sapore un po’ speciale per me. Questo brand che amo particolarmente perché è legato al mio primo acquisto da “adulta”: intorno agli undici anni ho capito che non era più il caso di tenere in tasca i soldi come fossero caramelle e ho chiesto alla mia personal shopper preferita – mia madre – di accompagnarmi a comprare un portafogli. Amore a prima vista per un Mandarina Duck in tessuto, color carta da zucchero, che mi ha accompagnato per un bel po’ di anni e che è ancora conservato in un cassetto a casa dei miei…