Quando uscì il primo Taken, con il titolo made in Italy Io vi troverò, lessi diverse recensioni negative sulle riviste, qualcuna buona on line.
Si metteva in dubbio l’interpretazione di Liam Neeson e la sua fisicità, che alcuni definivano troppo impacciata per il ruolo. In realtà, credo che Neeson fosse adatto a interpretare questo personaggio, un agente speciale ormai in pensione, per poter stare accanto a sua figlia.
Ahi, che dolore
La tematica del film, anche se a prima vista può apparire abusata, ha un elemento originale rispetto ad altre pellicole. Facendo un esempio, se in un film come Commando la figlia del protagonista viene rapita con intento, per colpire lui e per vendetta, nel primo Taken i rapitori non sanno quello che fanno. La punizione del male che viene a contatto inconsciamente con la persona sbagliata, trasmette un senso di giustizia a mio avviso più alto, un messaggio che dice chiaramente che prima o poi, a fare gli stronzi si incontra la persona sbagliata. Questo lo dico senza tanti giri di parole. Ed è questo che lo può accumunare più agli intenti di un Ransom il Riscatto, in cui il protagonista non piega la testa ai rapitori ma li mette seriamente nei guai.
In Taken va ancora peggio a questi criminali che rapiscono la ragazza sbagliata, figlia di un uomo che come lui stesso dice “diventerà un incubo per persone come loro”.
Il messaggio è chiaro
Trama
Bryan Mills è un agente in pensione, ritiratosi anzi tempo per poter recuperare l’affetto della figlia che vive con la moglie, con cui si è separato anni prima, proprio a causa del suo lavoro.
La ragazza, che ha appena 17 anni, parte per un viaggio a Parigi con un’amica, anche se il padre non è d’accordo. Una volta arrivate, le due ragazze vengono intercettate dalla malavita albanese, che rapisce donne per un’asta speciale o per mandarle nei bordelli di terz’ordine. Ma quando la ragazza viene presa è al telefono con Bryan, che con pochi comandi ed elementi, si mette sulle tracce della figlia.
Nel secondo Taken, il padre del capo dei malavitosi albanesi si vuole vendicare, e tenta stupidamente di rapire Byran stesso e la sua famiglia a Istanbul. Immaginate con quali risultati.
La locandina di Taken 2
Considerazioni
Come dicevo prima, l’idea che per i predatori là fuori possa esistere un predatore più grande in cui potrebbero incappare, è il punto forte del film e il tocco di classe degli sceneggiatori, tra cui Luc Besson.
Rispetto al primo, il secondo ha forse meno tensione, per il fatto che possiamo immaginare quali saranno le conseguenza. A parte questo, è comunque godibile, come se fosse un completamento della storia iniziata con Taken 1.