autoritratto in tricolore
Di belle foto ne è pieno il mondo e quando nel mare magnum del web una foto ci colpisce, allora vuol dire che è veramente buona, almeno così suggerisce la mia saggezza spiccia 2.0.In base a questo enunciato, complice un torrido e ozioso pomeriggio estivo di foto in foto, sono partita alla scoperta di un intero portfolio prima, seguita dall'immancabile intervista agli occhi dietro l'obbiettivo poi: quelli di Federica Tarozzi.
Creativa ed eclettica (si stenta a credere che sia un ingegnere), Federica mi accoglie nel suo giardino pensile all'ottavo piano e tra un caffè e una manciata di nocciolini di Chivasso rigorosamente home made, abbiamo chiacchierato di lavoro, cucina, e naturalmente fotografia!
"un giardino non è un giardino se non c'è un nano"
Ho iniziato a fotografare per hobby, fin da bambina mi sono sempre divertita a scattare fotografie - racconta Federica - qualche tempo fa ho deciso di coltivare questa passione e ho frequentato una serie di corsi.Mi piace fotografare di tutto ma la mia vera passione sono i ritrattiGià, è facile dire ritratto... Quelli di Federica ci sono piaciuti perché molto lontani dalla posa in studio, sono dinamici, informali e attenti al dettaglio e chiunque abbia provato sa bene che non c'è niente di più difficile di uno scatto rubato!
Se vuoi scoprire altri scatti di Federica trovi QUI la galleria on line.