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Per una serie di recenti vicende, mi sono trovata a riflettere molto sulla parola ‘amore’ che tutti sappiamo quanto sia usata e talvolta ab-usata. Se mi guardo intorno, se apro un giornale, mi sembra che gran parte di ciò che noi essere umani abbiamo chiamato con questo nome sia in realtà qualcos’altro, o una sua versione di serie Z. Prendiamo ad esempio l’amore tra genitori e figli: quello che più spesso è stato paragonato all’amore di Dio in virtù della sua potenza, profondità, disinteresse e gratuità. Senza arrivare a purtroppo sempre più diffusi ‘estremi’ , tipo genitori che uccidono o sequestrano i figli e viceversa, saltano comunemente agli occhi le costanti manipolazioni subite da molti bimbi nel rapporto di potere tra i due genitori.
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Se poi osserviamo il mondo delle coppie, il panorama non è tanto più rinfrancante; lo si potrebbe condensare nelle incisive parole-laser di Byron Katie “Le personalità non amano; vogliono qualcosa”. In questo ‘volere qualcosa’ Katie mette perfino il semplice desiderio di essere contraccambiati, figuriamoci il resto (soldi, prestigio, affetto, riconoscimento, sicurezza, sesso…)! Finché l’umanità agisce soltanto a livello di personalità -ossia di istinti, emozioni e pensieri stereotipati- i rapporti ‘d’amore’ appaiono poco più che ‘contratti’ di scambio merci secondo equilibri più o meno funzionali e precari.Tali compromessi o accomodamenti possono tuttavia rappresentare un passaggio necessario e anche evolutivo, specialmente se il rispetto umano e l’ affetto sincero -che provengono da livelli più profondi della mera emotività- illuminano quella relazione.Tale calore e tale rispetto possono sì essere momentaneamente oscurati da dinamiche di dominio e controllo, ma riemergono vividi e vitali non appena uno dei membri in gioco parla a cuore aperto e l’altro ascolta con altrettanta umiltà e apertura. Questo è già la cellula germinale di un amore degno di essere chiamato tale: si comincia ad andare oltre alle compra-vendite dell’ego, ai pregiudizi su uomini e donne o alle frustrazioni personali
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Ph. Massimo PistolesiPer richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica e Meditazione contattatemi qui o su: Sara Bini Le Vie per l'Armonia