- PETER VAN DONGEN
Ho già detto di come le opere di van Dongen siano tuttora inedite nel nostro paese, quindi credo di essere il primo in assoluto a parlare di lui in Italia, sia come blog sia per quanto riguarda la carta stampata. Adesso è il momento di dare qualche informazione in più su di lui.
Peter van Dongen è un artista molto legato ad Amsterdam.
In quella città infatti nasce nel 1966 e sempre ad Amsterdam si diploma alla locale Grafische School.
In seguito si fa notare nel circuito delle riviste indipendenti e nel 1990 pubblica il suo primo album Muizentheater la storia di due ragazzi poveri all'epoca della grande Depressione.
Il fumetto si fa notare, tra le altre cose, l'autore riesce dove molti altri disegnatori olandesi prima di lui hanno fallito: riuscire a far riconoscere Amsterdam nelle tavole di un suo fumetto senza inserire nessuno degli elementi turistici della città, canali in testa.
In questo fumetto Peter van Dongen olandese per parte di padre ed indonesiano per parte di madre riversa tutto sè stesso compiendo una narrazione a tratti dura ma decisamente poetica ed evocativa.
Rampokan Java del 1998 e Rampokan Celebes del 2004, entrambi i volumi vengono tradotti in diverse lingue ed ottengono in patria numerosi premi.
Peter van Dongen oggi continua a disegnare, alterna illustrazioni ai comic, spesso organizza mostre personali delle sue opere.
A volte da solo, a volte assieme ad altri fumettisti olandesi o indonesiani.
La settimana prossima potrete leggere la piccola intervista che il disegnatore mi ha rilasciato.
Però, non si può parlare di Peter van Dongen senza fornire una breve scheda sul fumetto olandese.
Con questo non ho per niente la pretesa di essere esaustivo, semplicemente cercherò di fornire qualche dato in più rispetto a quel poco che già sappiamo.
Anzi, se qualcuno tra voi possedesse informazioni più precise per arricchiere questo articolo sarà il benvenuto.
- STORIA E GLORIA DEI COMICS NEI PAESI BASSI
Gli olandesi, come la maggior parte dei popoli del Nord Europa, sono considerati dei lettori forti: lettori di romanzi, di saggi, di quotidiani e di riviste. Però per quanto riguarda i fumetti, il discorso è leggermente diverso. L'Olanda, come ricordato nel precedente POST, si trova vicino a due giganti come Francia e Belgio, che in quanto a produzione fanno la parte del leone.
Questo ha portato sia vantaggi che svantaggi.
Un vantaggio è stato senza dubbio la grande quantità e qualità dell'offerta presentata, un altro è stato senza dubbio la possibilità per molti disegnatori validi come Joost Swarte di farsi conoscere più facilmente all'estero.
Un ultimo vantaggio è stato e continua ad essere al presenza di un unica e comune area linguistica (olandese altrimenti detto fiammingo ) tra la Regione Autonoma delle Fiandre del Belgio e l'Olanda. A causa di questi legami linguistici e culturali è stato sempre estremamente facile per le Case editrici dell'una e della'altra nazione poter essere distribuite facilmente in entrambi i territori.
Willy Vandesteen con alcuni dei suoi albi
Infatti uno dei padri del fumetto olandese è considerato Willy Vandersteen ( 1913-1990 ) un belga contemporaneo di Hergè e di Franquin, però a differenza dei due succitati di madrelingua fiamminga.
Ed è sempre stato pubblicato in Olanda tramite un editore belga, la Standard Uitgeverij
Willy Vandersteen ha creato fumetti avventurosi come De Rode Ridder nel 1959, una sorta di cavaliere errante, la cui strada spesso s'incrocierà con quella del viaggiatore veneziano Marco Lopo (un premio a chi indovina a qualle vero esploratore questo personaggio sia ispirato ) però è più famoso per la serie comico-avventurosa dedicata ai due adolescenti giramondo Suske en Wiske (Spike & Suzy in altri paesi) creata nel 1945 sulle ceneri di una precedente serie.
Suske en Wiske ritratti col loro creatore.
Sia De Rode Ridder che Suske en Wiske dopo la morte del loro creatore, proseguono il loro cammino editoriale affidati ad altri artisti fiamminghi, mentre l'editore che li fa comparire nelle edicole di Belgio ed Olanda è ancora oggi la StandardNativo di Rotterdam, quindi olandese purosangue è invece Marten Toonder (1912-2005) un altro dei maestri locali. Toonder dotato di uno stile chiaramente disneyiano è ricordato principalmente per le strisce comico-avventurose di un gattino bianco: le prime strisce di Tom Poes vengono pubblicate sul quotidiano De Telegraaf già a partire dal 1941, l'ambientazione fiabesca piace ai più piccoli, mentre i vari comprimari comici (a partire dall'orso Olliver B. Bumble conosciuto anche come Sir Ollie conquistano i lettori più adulti ) La serie tra strisce su quotidiani, avventure su riviste e volumi cartonati diventa un Must per i lettori olandesi almeno fino alla morte del suo creatore. Presenti si dagli anni 50 anche i personaggi Disney col mensile Donald Duck che lancia artisti locali come il bravissimo Dan Jippes e i suoi coetanei Fred Milton e Ben Verhagen, che finiscono per creare una sorta di Scuola Disney Olandese (anche in questo caso le riviste Disney verranno pubblicate nel corso dei decenni alternativamente da editori olandesi come la ormai fallita Oberon ed editori belgi come l'attuale licenziataria Sanoma Uitgervers ). Nel corso dei decenni si è vista anche qualcosa della Bonelli, anche se attualmente non dovrebbe esserci niente di tradotto in Olanda.
Marten Toonder e i suoi personaggi. In basso a sinistra il gattino Tom Poes
Insomma, fino ad un certo punto si privilegiano i fumetti per bambini e per adolescenti (un altro nome interessante, che non ho citato finora è-ad esempio-Dick Bruna )
La svolta avviene a cavallo tra gli anni 70 ed 80, col la nascita e lo sviluppo del cosidetto Fumetto d' Autore e la diffusione anche in Olanda delle Riviste Contenitore come Taptoe ed Eppo.
La cosa non dura però a lungo, la crisi di questo tipo di fumetto, l'arrivo in massa di Comics americani e di manga orientali finirà per ridurre sempre più gli spazi.
Qualcosa però sopravvive, sulle strip su quotidiani, sia grazie a iniziative come quelle di van Dongen sia grazie a fumettisti che lavorano sia in patria che all'estero come Romano Molenaar.
Recentemente si sono verificati alcuni piccoli segnali di rinascita, piccoli ma ci sono: nel 2009 risorge dalle sue ceneri, in forma di quindicinnale la storica EPPO, inoltre il fumetto trova spazi alternativi, come la recente graphic novel Vincent sulla vita di Van Gogh disegnato dalla brava Barbara Stok sponsorizzata dall'omonimo museo di Amsterdam, nascono anche nuovi collettivi di artisti, si segnalano nuovi autori come Gert Jan Pos e Jeroen Funke
Troppo presto per parlare di una vera e propria rinascita, ma intanto è un segnale positivo.
A breve l'intervista con Peter van Dongen...