Tamassociati è una sigla e un logo (foto in basso) che sottintende un gruppo di professionisti, architetti, che per altro cureranno il padiglione italiano alla prossima Biennale di Venezia (2016) ma che si occupano anche e sopratutto di progettare e costruire nelle periferie del mondo, lì dove necessitano ospedali.
L'input è nato da un incontro, anni addietro (204) , con Gino Strada e il suo staff di Emergency, in un villaggio alla periferia di Khartum, in Sudan.
Tre anni dopo quella data nasce, lungo le rive del Nilo Azzurro, una struttura ospedaliera creata per la cura delle malformazioni e delle patologie cardiache,il centro "Salam" (foto in alto), che vuol dire "pace" in arabo, che è unica in tutta l'Africa.
Oggi abbiamo, nell'ambito di progetti divenuti realtà, una clinica pediatrica a Nyala, nel Darfur meridionale e un'altra, anch'essa pediatrica, costruita a Porto Sudan.
E, ancora, c'è stato l'ampliamento di una casa di cure per i bambini da zero a cinque anni a Free Town,in Sierra Leone. E la realizzazione di un ospedale di ostetricia e pediatria a Kampala, la capitale dell'Uganda.
Ma ,fuori dall'Africa, gli architetti di Tamassociati hanno progettato e realizzato anche in Nicaragua e nella valle del Panshir in Afghanistan.
Ultima realizzazione, in ordine di tempo, sempre a Kampala, sulle colline circostanti la capitale dell'Uganda, è il Maisha Film Garden, un complesso voluto da una regista indiana, Mira Nair, per sostenere e motivare i giovani filmakers dell'Africa orientale.
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a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)