Tana libera tutti

Da Povna @povna
"In estate, alla vigilia delle grandi partenze, prima si fa una cena degli avanzi, e poi si mollano gli ulteriori resti a chi rimane a casa, e così via giù fino all'ultimo, a continuare la catena". Così recita una delle leggi non-scritte che regolano la società aperta degli amici povnici nella piccola città. Proprio per questo, durante la settimana scorsa - in ottemperanza ai suoi doveri di abitante sedentaria fino a quasi a mezzo agosto - la 'povna si è recata con impegno a tutti questi appuntamenti, traendone buona compagnia, pancia piena e gran divertimento - oltre che, pare ovvio, una cospicua e sempre rinnovata serie di derrate per il frigo. Ora però, attraverso un attento uso dei fornelli, anche la sua dispensa è stata finalmente svuotata, e piange. E così, a cuor leggero (che è sempre un peccato lasciare andare a male le vivande troppo oltre la scadenza), la 'povna si appresta a lasciare la città. 
Preso atto della fine degli impicci, debellata (più o meno) l'influenza, raccattati i molti e variegati cocci nelle consuete due valigie, anche lei finalmente parte, alla volta del paese-che-è-casa. Lassù la aspettano una prima settimana più tranquilla, insieme a Thelma, accampate alla bastarda in una casa che è sempre più complessa da abitare e poi la settimana all'agriturismo dello zio Matto, con gli amici del nord.
Tra un internet di rapina e una wireless, la 'povna, qui e là, darà notizie (anche perché ci sono una serie di ricette estive che ha provato, e che le piacerebbe condividere qui sopra). Ciò non toglie che la sua partecipazione in genere resterà, inevitabilmente, molto, molto discontinua.

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