Magazine Poesie

tango – notturno

Da Apolide

tango – notturno

Ibis e sguardi
ricordi non confessati

Solcano l’etere
tradita
densa di senso

Alla porta della cavità
inviolata

Stanno rovistando i fianchi
dei monti non ancora
dimentichi e scossi

Come se fosse possibile
disperedere le vibrazioni fini
di una notte
di una fine d’inizio

Risuona ancora
monito, non speso
celui qui
tu vas oublier
tu vas tenter

 


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