Nell’ambito del circuito di Fotografia Festival Internazionale di Roma, s.t. foto libreria galleria presenta una mostra antologica di Tano D’Amico intitolata Disordini. Nel corso dell’inaugurazione, lunedì 17 ottobre alle 18:00, il direttore di Radio 3 Marino Sinibaldi presenterà inoltre il libro di riflessioni sulla fotografia di Tano D’amico recentemente pubblicato da Postcart: Di cosa sono fatti i ricordi.
Nel linguaggio giornalistico, il termine disordini viene spesso utilizzato per riassumere l’esito più o meno violento di una manifestazione di protesta. Le immagini possono offrire, naturalmente, diversi livelli di documentazione ed interpretazione della dinamica e delle responsabilità di tali accadimenti.
Tano D’Amico è stato ed è il testimone non occasionale e non neutrale di molte di queste situazioni, di cui ha saputo cogliere la drammaticità puntando soprattutto sulle emozioni individuali, sull’intensità della partecipazione degli individui alle vicende della vita pubblica.
Da questa prospettiva, si può dire che per Tano D’Amico il disordine è solo la forma più traumatica, esplosiva, di una precarietà costitutiva del nostro equilibrio sociale; un ordine contraddittorio e dunque fragile, che per essere messo a fuoco richiede un approccio metodico quanto partecipato, amoroso quanto rigoroso: non quello del reporter che si trova casualmente a registrare gli eventi della cronaca; ma quello dell’artista che perlustra l’intera trama del vissuto quotidiano per metterne a fuoco i margini più sfrangiati: quelli capaci di produrre una sospensione, uno scarto e un rivolgimento del nostro sguardo e della nostra coscienza.
La mostra attraversa più di quarant’anni di storia italiana, combinando immagini di disordini veri e propri (cortei, occupazioni, scioperi, interventi della polizia), con quelle che meglio testimoniano la vocazione del fotografo a ritrarre le vibrazioni e gli urti del reale. Alle foto più note del passato, quelle che offrono un ritratto tutt’ora unico dell’Italia degli anni settanta (nei suoi risvolti innovativi ma anche tragici: dalle lotte del movimento femminista all’omicidio di Giorgiana Masi), si affiancano gli scatti più recenti, che testimoniano l’inesauribile curiosità di Tano D’Amico verso i sommovimenti anche più impercettibili della storia.
Oltre alle trenta immagini esposte a parete, selezionate dallo stesso fotografo e stampate per l’occasione, negli spazi di s.t. foto libreria galleria saranno presentate altre opere e documenti riconducibili al lavoro del fotografo: stampe vintage, giornali e riviste del passato, libri rari e fuori commercio.
Fra i suoi libri più recenti e facilmente reperibili in commercio, ricordiamo: Il Giubileo nero degli zingari, Editori Riuniti, 2000; Una storia di donne. Il movimento al femminile dal ’70 agli anni no global, Intra Moenia, 2003; La dolce ala del dissenso. Figure e volti oltre i cliché della violenza, Intra Moenia, 2004; E’ il 77, Manifestolibri, 2007; Volevamo solo cambiare il mondo. Romanzo fotografico degli anni ’70 di Tano D’Amico, Intra Moenia, 2008; Di cosa sono fatti i ricordi. Tempo e luce di un fotografo di strada, Postcart, 2011.
Mai illuso e mai arreso, irriducibile e forse romantico, Tano prosegue tuttora il suo lavoro di fotoreporter, la sua densa e appassionata ricerca sull’incanto e la speranza degli ultimi.
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