foto album di Danila Cotroneo
“” La figlia le assomigliava in molte cose, anzi no; era seria come il padre e non si perdeva in certe fantasie; la figlia pensava. Era quasi sempre immersa nei pensieri, come si dice facciano le vere regine, mentre le altre si perdono in fantasie, come quelle di adornarsi e di far bella mostra di sé come donna. Sapeva molte cose, e anche se non le sapeva era come se le sapesse, perché capiva tutto e all’improvviso diceva delle verità, molto chiare e ben formulate (…) Perché lei non si lasciava incantare, quello che pensava era fattibile e, quando lo manifestava a parole, si vedeva non tanto che si poteva fare, il che a volte risultava dubbio, bensì che si doveva fare, questo sì che risultava chiarissimo. [Maria Zambrano, Delirio e destino]
(grazie ad Ale e Danila per questi frammenti di umanità e bellezza)