Il nostro adorato Canone Rai compie oggi 74 anni! Tanti auguri! Ok, tecnicamente non è nato col nome "canone RAI", ma non va dimenticato che il "tributo" da versare allo Stato per usufruire delle sue trasmissioni è nato nel 1938, col Regio Decreto Legge n.246 del 21 febbraio. "La configurazione del canone riflette la circostanza che un segnale prodotto e rilasciato nell'atmosfera possa essere ricevibile e sfruttabile senza limitazioni da chiunque sia dotato di un'idonea apparecchiatura tecnica", leggiamo su Wikipedia. Una situazione tutta rose e fiori quando le trasmissioni sono tre-quattro in croce e in mano al Governo, ma negli ultimi decenni la situazione si è leggermente complicata, tra TV private, Internet e smartphone. Perchè dovrei pagare un tributo del genere, vista la sterminata quantità di alternative esistenti? E' una domanda che si fanno in molti, considerando che il canone RAI è la tassa più evasa dagli italiani. La notizia (che non è proprio nuova, se ne era già parlato in passato) spuntata ieri non fa che confermare il nostro status di Repubblica delle Banane: anche il PC paga il canone! Pensavate di fare i furbetti, lasciare perdere l'acquisto di una nuova TV e limitarvi ad altri mezzi? Fregati! In sostanza, se avete un qualsiasi apparecchio che può riprodurre una trasmissione di qualsiasi tipo, pagate il Canone. Anche se non guardate i programmi TV. Anche se della RAI e del suo teatrino mediatico controllato dai politici non ve ne frega uno stracaffo. Anche se Sanscemo per quanto vi riguarda può implodere. E questo per via di un decreto legge risalente addirittura al Fascismo, pensate che lungimiranza! Adesso l'implacabile avidità della RAI è puntata sulle aziende (prima si limitava agli apparecchi privati) che di sicuro non hanno televisori (in teoria là dentro si lavora, no?) ma di sicuro contengono tablet, PC, smartphone o notebook, quindi piatto ricco! #raimerda è uno dei tweet più diffusi al momento, pensate un pò. Ci tengo comunque a fare gli auguri a questo assurdo, fastidioso, anacronistico balzello, che ci accompagna dai tempi der Puzzone e che non perde mai un'occasione per divertirci. Grazie, Canone Rai! Ora sparisci e chiudi la porta uscendo.
Il nostro adorato Canone Rai compie oggi 74 anni! Tanti auguri! Ok, tecnicamente non è nato col nome "canone RAI", ma non va dimenticato che il "tributo" da versare allo Stato per usufruire delle sue trasmissioni è nato nel 1938, col Regio Decreto Legge n.246 del 21 febbraio. "La configurazione del canone riflette la circostanza che un segnale prodotto e rilasciato nell'atmosfera possa essere ricevibile e sfruttabile senza limitazioni da chiunque sia dotato di un'idonea apparecchiatura tecnica", leggiamo su Wikipedia. Una situazione tutta rose e fiori quando le trasmissioni sono tre-quattro in croce e in mano al Governo, ma negli ultimi decenni la situazione si è leggermente complicata, tra TV private, Internet e smartphone. Perchè dovrei pagare un tributo del genere, vista la sterminata quantità di alternative esistenti? E' una domanda che si fanno in molti, considerando che il canone RAI è la tassa più evasa dagli italiani. La notizia (che non è proprio nuova, se ne era già parlato in passato) spuntata ieri non fa che confermare il nostro status di Repubblica delle Banane: anche il PC paga il canone! Pensavate di fare i furbetti, lasciare perdere l'acquisto di una nuova TV e limitarvi ad altri mezzi? Fregati! In sostanza, se avete un qualsiasi apparecchio che può riprodurre una trasmissione di qualsiasi tipo, pagate il Canone. Anche se non guardate i programmi TV. Anche se della RAI e del suo teatrino mediatico controllato dai politici non ve ne frega uno stracaffo. Anche se Sanscemo per quanto vi riguarda può implodere. E questo per via di un decreto legge risalente addirittura al Fascismo, pensate che lungimiranza! Adesso l'implacabile avidità della RAI è puntata sulle aziende (prima si limitava agli apparecchi privati) che di sicuro non hanno televisori (in teoria là dentro si lavora, no?) ma di sicuro contengono tablet, PC, smartphone o notebook, quindi piatto ricco! #raimerda è uno dei tweet più diffusi al momento, pensate un pò. Ci tengo comunque a fare gli auguri a questo assurdo, fastidioso, anacronistico balzello, che ci accompagna dai tempi der Puzzone e che non perde mai un'occasione per divertirci. Grazie, Canone Rai! Ora sparisci e chiudi la porta uscendo.
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