È l’ultima volta che vincete! Fonderò una squadra a Milano che vi batterà. I genoani mi presero in parola e si brindò alla fortuna del club milanese… Non ancora nato.
Herbert Kilpin
Così tuonò colui che fonderà il Milan Football and Cricket Club, pochi mesi prima del 16 Dicembre 1899 insieme ad altri appassionati d’Oltremanica e alcuni borghesi milanesi nella Fiaschetteria Toscana, all’angolo tra via Berchet e via Foscolo, a Milano, a due passi dalla Madonnina.
Saremo una squadra di diavoli, rossi come il fuoco, neri come la paura degli avversari. Spaventeremo tutti gli avversari come se fossimo il diavolo, anzi, lo saremo per davvero.
Herbert Kilpin
Da quella fredda sera milanese, sono trascorsi ben 116 anni, nei quali la società ha avuto grandi alti e grandi bassi.

Chi vi scrive oggi non è un redattore o un giornalista, ma è un tifoso innamorato alla follia della sua squadra, che per un secondo si è spogliato delle sue vesti neutrali e obbiettive che richiede il suo lavoro, e dedica 10 minuti per fare una dedica al suo Milan, nel giorno del suo compleanno.
Come tanti e come tutti, fu amore a prima vista. Nell’indecisione della prima elementare sulla squadra da scegliere (la Roma appena scudettata o l’Inter del fenomeno Ronaldo) un ruolo decisivo lo giocò San Siro: fui colpito e rimasi impietrito al suo cospetto, dalla sua maestosità, dall’atmosfera che lo circondava , dal tifo, dalla maglia.
Varrà lo stesso discorso, immagino, per Voi lettori e ho la netta sensazione che abbiate provato le mie stesse sensazioni, abbiate potuto assaporare la magia che attornia quel luogo, le emozioni che trasmettono le giocate, le urla, la gioia, i canti, i brividi che salgono durante l’annuncio delle formazioni da parte dello speaker… Insomma, tutto. Mi è rimasto a fianco sempre: nei momenti di gioia, di dolore, di noia, divertenti, a scuola, a casa, in vacanza, al bar…
Purtroppo questi ultimi compleanni sono stati tristi per il mio, nostro, vostro Milan, l’ultracentenario che è arrivato a dominare il mondo. Sempre più solo e abbandonato dagli amici, stressato, forse un po’ depresso, triste, ma ancora speranzoso. La crisi economica e i pochi successi “lavorativi” hanno preso il sopravvento dopo vent’anni di successi, fama ed economia fiorente, condita da tante persone che lo supportavano, competenti che lo gestivano e campioni che ci giocavano. Ma le squadre di calcio, si sa, sono un continuo andirivieni di gente, allenatori, calciatori, mode, stili, tattiche,… E chi più ne ha più ne metta! Il problema del Diavolo è che i novelli entrati non sono riusciti a dar continuità a tutto quello che è stato il MILAN e, a questo punto della sua vita, faticano a trovagli una degna attenzione e, magari un futuro degno e meritato, per tutto quello che è e, soprattutto, è stato nel corso della sua esistenza.
Vi chiederete adesso, noi tifosi cosa potremmo regarargli per far sì che si riprenda da questo momento difficile? Un dono semplice, immediato, gratuito, positivo, ovvero il nostro tifo. Magari riscoprire le gioie dello stadio come in fanciullezza, inviare messaggi di conforto, tweet positivi e incitanti, sostenere i calciatori, applaudire anzichè fischiare o insultare. Bhè di fronte a questo, penso che non possa rifiutare…
Quindi, TANTI AUGURI MILAN!
Che tu possa avere tanta fortuna e che tu possa passare un anno felice, con la speranza di ritrovarci il prossimo Dicembre, o comunque prima possibile, insieme ai tutti i tuoi nemici a festeggiarti per quello che sei e per quello che hai ottenuto. Come una volta…
Ancora auguri!

P.s. In realtà una data certa della fondazione non si ha. E’ stata decisa questa data, perchè non si è in possesso del documento di fondazione della società originale, quindi vi fu una lotta storica tra chi sosteneva il 16, chi il 13 e chi il 18, conclusasi negli anni ’50.
