Sandra PetrignaniMargueriteISBN 978-88-545-0739-5Pagine 272Euro 16,00Collana: I narratori delle tavole
Questo libro racconta la vita di Marguerite Duras, dall’infanzia, quando è per tutti Nenè, agli anni centrali in cui gli amici più intimi, come Jeanne Moreau, Godard, Depardieu, Lacan, la chiamano Margot, fino al delirio megalomane e alcolico della vecchiaia in cui la scrittrice parla di sé in terza persona autocitandosi con il solo cognome: Duras. È tuttavia, semplicemente, un grande romanzo su una vita irripetibile. La storia incandescente di un destino eccezionale che ha attraversato il colonialismo francese, la Resistenza, l’adesione e la ribellione al Partito comunista francese, con la conseguente espulsione, il ‘68, il femminismo, L’Ecole du Regard, la Nouvelle Vague. La storia di una donna dai moltissimi aggrovigliati amori e di una scrittrice e cineasta che ha conquistato, suo malgrado, una sterminata folla di lettori, a volte fanatici fino al culto. La storia, infine, delle vittorie e delle sconfitte di questa donna, del suo impressionante corpo a corpo con la letteratura, della sua autenticità e delle sue mistificazioni, del doloroso attraversamento dell’alcolismo, dei deliri dovuti alla disintossicazione, della sua capacità d’innamorarsi e di giocare coi sentimenti e con le parole fino all’ultimo soffio di vita. Come Emmanuel Carrère con Limonov o come Truman Capote con A sangue freddo, Sandra Petrignani offre ai suoi lettori un libro in cui la biografia, il racconto, il reportage, la descrizione di un personaggio reale commovente e irritante, insieme, altruista fino all’inverosimile e capricciosa, sentimentale e avventuriera, romantica e spregiudicata, generano uno dei più coinvolgenti e sorprendenti romanzi della narrativa contemporanea, un’opera che illumina un’epoca straordinaria della cultura europea, la gloria e i brandelli del secolo breve del Novecento.