I miei genitori mi raccontano che, quand’ero piccolo e avevo sete, comunicavo questo bisogno sbattendo il bicchiere vuoto sul tavolo gridando: “uichiiii!!!”. I miei sorridevano davanti a questa precoce imitazione di un cow boy che chiede whiskey al banco di un saloon. Avevo solo pochi anni ma nel mio immaginario erano ben presenti e assimilate le figure classiche del far west: cow boys e indiani con annessi e connessi. Ciò era sicuramente il risultato dei numerosi film western che vedevo alla TV insieme ai miei: penso di essermeli fatti tutti, e più di una volta, col passare degli anni. Mi riferisco ai classici, alle pellicole di Hollywood degli anni 40, 50 e 60, ai film, per esempio, di John Ford interpretati da John Wayne. Parallelamente al cinema, il mito del West crebbe dentro di me anche grazie alla lettura dei “giornalini” di Tex, prima solo delle figure, poi anche dei testi. E’ per questo che leggendo oggi Tex mi viene sempre in mente il John Wayne di Sentieri selvaggi: le due figure per me sono sovrapposte e sono l’emblema del West classico, quello fatto di cavalcate in praterie sterminate, di lunghe carovane di pionieri, di assalti a Fort Apache, di scontri fra indiani e giacche blu, di duelli a mezzogiorno sulla main street, di scazzotate nei saloon.
I miei genitori mi raccontano che, quand’ero piccolo e avevo sete, comunicavo questo bisogno sbattendo il bicchiere vuoto sul tavolo gridando: “uichiiii!!!”. I miei sorridevano davanti a questa precoce imitazione di un cow boy che chiede whiskey al banco di un saloon. Avevo solo pochi anni ma nel mio immaginario erano ben presenti e assimilate le figure classiche del far west: cow boys e indiani con annessi e connessi. Ciò era sicuramente il risultato dei numerosi film western che vedevo alla TV insieme ai miei: penso di essermeli fatti tutti, e più di una volta, col passare degli anni. Mi riferisco ai classici, alle pellicole di Hollywood degli anni 40, 50 e 60, ai film, per esempio, di John Ford interpretati da John Wayne. Parallelamente al cinema, il mito del West crebbe dentro di me anche grazie alla lettura dei “giornalini” di Tex, prima solo delle figure, poi anche dei testi. E’ per questo che leggendo oggi Tex mi viene sempre in mente il John Wayne di Sentieri selvaggi: le due figure per me sono sovrapposte e sono l’emblema del West classico, quello fatto di cavalcate in praterie sterminate, di lunghe carovane di pionieri, di assalti a Fort Apache, di scontri fra indiani e giacche blu, di duelli a mezzogiorno sulla main street, di scazzotate nei saloon.
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