A Nairobi per entrare in una scuola secondaria bisogna allungare una trentina di dollari al preside, per passare un esame di guida in Pakistan serve oliare il funzionario con una quarantina di dollari, per avere un passaporto in Nepal bisogna mollarne un centinaio. Sono stati segnalati oltre 600.000 casi di piccola e grande corruzione e l’iniziativa sta diventando globale, come il fenomeno. In Buthan il governo ha istituito un sito simile, in Cina sono stati subito chiusi dalle autorità, in Kenia lo scorso dicembre ha già raccolto oltre 700 segnalazioni , molti altri hanno chiesto l’affiliazione il know how a quello indiano. In Kenia è stato segnalato, fra l’altro, che i funzionari vendono certificati d’identità ai profughi somali senza alcun controllo, con il rischio di favorire infiltrazioni di terroristi. Qualcosa è successo grazie alle denunce del sito indiano, il governo del Bangalore ha riformato l’Ufficio della motorizzazione per eliminare la mazzetta sulla patente. Amcora poco.
Le ultime elezioni regionali (6 marzo) indiane hanno visto la pesante sconfitta del Congresso e la stanchezza della gente verso il sistema di potere della dinastia Gandhi, e della corruzione che ha generato. A Goa, Manipur, Punjab, Uttar Pradesh e Uttarakhand e nel popoloso Uttar Pradesh vincono il Samajwady Party (socialisti), il Bahujan Samaj Party (centro –sinistra) e il BJB (centrodestra secondo partito in India), perde ovunque, drammaticamente, il Congresso.
La gente non c’è la fa più, grande e piccola corruzione frenano la crescita dei paesi, tolgono possibilità di sviluppo e opportunità. In Italia bisognerebbe rinforzare le reti internet se qualcuno mettesse su un sito simile. Si parla sempre d’evasori. ma poco del dato che molti di questi sono corruttori (soldi neri per le mazzette) e corrotti (soldi ricevuti e non dichiarati), si è calcolato cje i soldi pubblici spesi per appalti ed acquisti sono gravati da una media del 10% di mazzette e che le immani spese dello stato sarebbero sensibilmente inferiori solo riducendo la tassa della corruzione (per non parlare degli sprechi).