Magazine Società

Tanzania / Attenti al clima / L'importanza delle risorse idriche per un adeguato sviluppo

Creato il 27 febbraio 2012 da Marianna06

 

Progetto_Tanzania_400

Le risorse idriche sono fondamentali dappertutto, perché un qualsiasi Paese possa garantirsi agricoltura, quindi sopravvivenza, sanità e pertanto una qualità della vita a misura di persona.

Il discorso vale in particolare in Africa, dove tutte le agenzie umanitarie, le Ong e gli stessi governi locali, nei limiti del possibile, hanno sempre provveduto e  provvedono, impegnandosi, affinché siano garantite le indispensabili forniture idriche alle popolazioni, modeste per quanto esse siano, in rapporto soprattutto ultimamente ai capricci di un  clima, che ormai non assicura più la regolarità delle piogge.

Mi soffermo oggi sul Tanzania, perché nonostante i notevoli sforzi governativi per fornire quasi dappertutto, lì dove fosse agevole il farlo, adeguate infrastrutture per il rifornimento di acqua potabile, il Paese, messo in ginocchio in più parti dall’ultimo alluvione di qualche mese fa, si ritrova attualmente in grossissime difficoltà sia per le coltivazioni dei campi e dei relativi raccolti, i più andati a male, sia per la non potabilità dell’acqua, che diviene poi, a sua volta, veicolo di malattie infettive  anche gravi.

Ne ha parlato ufficialmente ai media, giorni fa, il direttore dell’Autorità dell’Acqua della città settentrionale  di  Moshi, attraverso i dati forniti da un suo studio.

Poiché il danno esiste, l’appello che è stato lanciato al Governo centrale è quello di provvedere, nei tempi i  più brevi possibili, perché l’inquinamento delle falde acquifere, a seguito delle grandi e inattese piogge, sta facendo registrare un notevole aumento di malattie infettive, che colpisce in particolare la popolazione infantile e giovanile.

Quella, per intenderci, che frequenta sopratutto le scuole.

Così come  anche  coloro che risiedono in spazi  di aggregazione obbligati quali possono essere, ad esempio,ospedali, collegi, carceri.

Il Tanzania, infatti, per quanto sia un Paese in discreta crescita economica,deve risolvere l’arretratezza sociale nei villaggi rurali e cercare di risanare presto e bene il suo pesante debito pubblico.

Ma la cosa più grave, per cui urge l’igiene in assoluto, è che il Tanzania si colloca al 27° posto nella graduatoria globale della mortalità infantile.

Questo significa che, ancora oggi,un bambino su dieci non arriva al quinto anno di vita.

E la scarsità di acqua potabile e di adeguati servizi igienici vi concorrono in altissima percentuale.

Nelle scuole, ad esempio, esiste un gabinetto per cento alunni. Se non addirittura uno per cinquecento. E poi la mancanza di sapone è cronica.

Ritornando allo studio del direttore dell’Autorità d’Acqua di Moshi è evidente che se il Governo centrale non provvederà in alcun modo e, se in futuro le piogge non avranno più cadenza annuale regolare, come è molto prevedibile, la deficienza avrà per il Tanzania un incidenza sul PIL(prodotto interno lordo) dell’almeno 1-2 per cento.

Conclusione?

Per un Paese che ce la sta mettendo tutta per creare sviluppo al suo interno ,e quindi migliori condizioni di vita generale anche per la gente comune, occorre fare e fare piuttosto in fretta.

In poche parole,accogliere il suono di questo campanello d’allarme e provvedere.

Ne guadagneranno tutti in serenità, salute e in soldi,specie lì dove le paghe sono magrissime.

E la vita é difficile.

 

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :