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Tanzania /Clima pesante e restrizioni per la libertà d'espressione / Ne fanno le spese sopratutto giornalisti e sindacalisti

Creato il 04 settembre 2012 da Marianna06

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Nella regione di Iringa, nel Tanzania centrale, è stato ucciso, domenica scorsa, un giornalista televisivo dell’emittente Channel 10.

Il giornalista, Daudi Mwangosi, stava realizzando un servizio per filmare l’apertura della sede del partito d’opposizione, Chadema, nel villaggio di Nyololo.

Già la sera della domenica i giornali locali ne hanno dato notizia. Restano incerte, però, a tutt’oggi le cause probabili della morte dell’uomo.

Parrebbe che Mwangosi sia deceduto dopo essere stato picchiato, senza risparmio di colpi e, a quanto pare, addirittura con inaudita violenza, dalle forze di polizia presenti sul posto.

Il fattaccio non meraviglia affatto in quanto, dal mese di luglio passato,  è stata impedita, dall’oggi al domani, la pubblicazione di un settimanale, sempre di opposizione, il  Mwana Halisi.

Il periodico si era interessato, appunto, del sequestro e del pestaggio di un dirigente sindacale.

In tutto il Paese è in corso, in queste ore, la conclusione del censimento nazionale e il clima repressivo che si respira è , comunque, molto poco gradevole.

 

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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