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Tanzania / Controlli sull'import per garantire industrie locali e salute pubblica

Creato il 17 novembre 2011 da Marianna06

Misure molto interessanti sono state prese dal Governo del Tanzania e rese note, giorni fa, dall'attuale vice-ministro dell'Industria e del Commercio.

Si tratta di misure precauzionali per tutelare sopratutto le industrie locali del Paese.

Infatti, negli ultimi tempi, il Tanzania sta vivendo davvero un momento particolarmente felice per quanto riguarda lo sviluppo delle piccole e medie imprese locali.

E questo specie nel settore dell'agro-alimentare, con ottimi risultati per quanto riguarda le esportazioni all'estero e nello stesso continente africano.

Pertanto , considerando che le importazioni dall'estero,tanto nel settore dell'agro-alimentare che negli altri, hanno dato sovente risultati molto negativi in termini di qualità(leggi contraffazione), un modesto ma serio protezionismo è necessario.

Nell'agro-alimentare, ad esempio, l'importazione di prodotti scadenti dall'estero ha messo più volte a repentaglio addirittura la stessa salute fisica della popolazione,pesando notevolmente, in termini di costi, sulla sanità locale.

Entro la fine dell'anno 2011 perciò i controlli capillari non consentiranno più inconvenienti del genere.

Inconvenienti che, per altro, tradotti in cifre, lo scorso anno sono costati al Tanzania ben 780 milioni di dollari per aver fatto entrare nel Paese merce avariata.

Le ispezioni, secondo fonti attendibili, sono state affidate dal Governo del Tanzania a tre agenzie specializzate: la SGS (Svizzera), la Bureau Veritas (Francia) e la Intertek (Gran Bretagna).

 

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Dar-Es-Salaam


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