La notizia di oggi è veramente simpatica e in un certo senso benaugurante per il Tanzania.
Solitamente, specie nei mesi estivi, quando la gente va al mare, nuota, fa immersioni, sentiamo, un po' dovunque nel mondo, parlare d'improvvise apparizioni di squali tremendi, che divorano senza pietà i malcapitati turisti.
Oppure, al contrario, nella nostra comoda poltrona del salotto "buono" di casa, assistiamo in perfetta tranquillità a spettacolari documentari alla tv, dove si esalta la dimistichezza quasi surreale e la disponibilità degli squali grigi quanto a convivenza ,nelle profondità marine, con la specie umana.
Oggi invece la notizia super -buona per noi è che in Tanzania, a sud dell'arcipelago di Zanzibar, nell'isola di Mafia, lo squalo balena, una variente della specie, è divenuto un'attrazione e sta dando una notevole mano in materia d'incassi al turismo locale.
L'isola di Mafia, infatti, oltre ad essere un paradiso sulla terra per la bellezza mozzafiato del suo paesaggio(sabbie finissime e palme enormi che si specchiano ricurve nell'oceano),ha realizzato uno straordinario parco marino , che accoglie appunto il "famoso" squalo -balena.
Nell'arco di due anni dalla realizzazione-ha dichiarato il direttore del Parco alla tv tanzaniana- l'afflusso dei turisti incuriositi si è moltiplicato, facendo raddoppiare, in breve, le entrate per l'isola.
Nel solo 2010 si parla di una cifra per l'isola di Mafia di almeno 180-mila euro, che in quel contesto sono un'autentica manna dal cielo.
Come non incoraggiare, allora,visto che l'impegno in tal senso paga, la vocazione turistica del Tanzania e di molti altri Paesi africani?
Sicuramente, se gestita con intelligenza, professionalità reale e senza ruberie, può essere un'autentica carta vincente.
E in alcune zone dell'Africa, come ben sappiamo, in effetti già lo è.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)






