
La Commissione elettorale di Zanzibar ha annunciato oggi l’annullamento del voto nell’arcipelago a causa di irregolarità. Alla decisione sono seguite denunce di brogli da parte di Edward Lowassa, il principale candidato di opposizione, che ha chiesto di invalidare lo scrutinio in tutta la Tanzania.
Secondo Jecha Salum Jecha, presidente della Commissione di Zanzibar, nell’isola di Pemba il numero dei voti espressi ha superato quello degli aventi diritto. In diversi casi, del resto, giovani avrebbero occupato seggi e rappresentanti dei partiti non avrebbero potuto seguire lo spoglio come previsto dalla legge.
Lowassa, candidato dell’alleanza Ukawa, ha sostenuto che le irregolarità a Zanzibar compromettono la trasparenza del voto nel suo complesso. Dopo lo scrutinio di 133 circoscrizioni elettorali su 264, il candidato governativo alla presidenza John Magufuli ha ottenuto oltre il 56% dei consensi, mentre Lowassa è fermo al 41%.
Nelle legislative, per altro, come già sappiamo, almeno sette ministri del partito di governo Chama Cha Mapinduzi (Ccm) hanno perso il proprio seggio da deputato. Lo scrutinio - presidenziale e parlamentare al tempo stesso - era stato presentato come il più aperto nella storia della Tanzania, in particolare a Zanzibar, dove già nel 2010 l’opposizione del Civic United Front (Cuf) aveva ottenuto il 49%.
Secondo Issa Yussuf, corrispondente locale del quotidiano Daily News, “entro domani la Commissione elettorale dovrebbe comunicare una nuova data per la ripetizione del voto”. Il contesto delle denunce di irregolarità e dell’annullamento, riferiscono le fonti, è l’avanzamento degli oppositori del Civic United Front (Cuf) e le difficoltà del partito di governo Chama Cha Mapinduzi (Ccm).
“L’impressione – riferiscono da Zanzibar – è che il Cuf abbia fatto ancora meglio rispetto al 2010 e che i risultati abbiano innescato forti pressioni”.
Cinque anni fa, il candidato del Civic United Front alla presidenza dell’arcipelago aveva perso con appena due punti percentuali di scarto. Questa volta il rappresentante dell’opposizione, Seif Sharif Hamad, si è proclamato vincitore per 100.000 voti senza attendere i dati ufficiali. Dopo l’annullamento si è detto sconcertato ma ha anche rivolto ai propri sostenitori un appello alla calma.
Appare a ogni modo improbabile che il conflitto emerso a Zanzibar possa determinare l’invalidamento del voto nella Tanzania nel suo insieme. “La Commissione elettorale di Zanzibar – sottolinea Yussuf – ha il potere di invalidare le elezioni locali ma non quelle per gli organi federali, si tratti di parlamento o di presidenza”.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
