Tanzania / Uno sviluppo graduale e perciò intelligente...ovvero "pole-pole"

La notizia importante di quest'oggi è che in Tanzania il Governo ha commissionato ad un gruppo di studio di esperti dell'Università di Ardhi un piano urbanistico.

Perché?

Perché molte città, grandi o piccole che esse siano, crescono in Tanzania vertiginosamente sia per numero di abitanti che per edifici o case di comune abitazione e, purtroppo, ciò avviene quasi sempre nel disordine più totale.

Ed è un'impressione che rileva facilmente lo straniero o il turista che arriva nel secondo Paese dell'Africa sud-orientale, per crescita economica, dopo il Kenya .

L'obiettivo che il gruppo di studio di Ardhi, giovanissima università del Tanzania, con ben cinque facoltà attive, deve centrare è essenzialmente quello di garantire ovunque la sostenibilità ambientale ,per non avere inconvenienti fuori programma legati appunto proprio all'ambiente.

Ma sopratutto garantire agli edifici le dovute norme di sicurezza, considerando la natura dei terreni.E pertanto avendo anche  ben presente l'impegno di non sprecare sconsideratamente risorse pubbliche in una realtà, che reclama parecchi bisogni per le fasce meno abbienti di popolazione.

Un  compito molto serio ma anche affascinante se, al termine, i programmi saranno rispettati.

Sempre il Governo sta cercando anche la risoluzione dell'annoso problema dell'erogazione dell'energia elettrica.

Quest'anno non c'è stata la crescita sperata, che era prevista in tutto il Paese al 6,7% ma, nel 2012, si correrà ai ripari.

E i risultati sicuramente ci saranno.

Queste prospettive scaturiscono ,invece ,da analisi fatte da esperti del settore di uno studio  della città di Dar es  Salaam.

Essi confermano la crescita odierna in positivo del Tanzania e sopratutto guardano con ottimismo a  quella a venire,stimata intorno al 10% annuo addirittura.

I settori trainanti sarebbero e sono agricoltura, industria e moltiplicarsi delle infrastrutture per agevolare i commerci.

Tutto è bene quel che avviene e termina bene.

Jambo Africa ha, comunque, il suo osservatorio privilegiato di Makambako e da lì controllerà, per quel che è possibile, la situazione.

Auguri,Tanzania!

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)