In qualità di ex amministratore comunale, oggi libero cittadino, sono rimasto particolarmente colpito dalle dichiarazioni di Massari di qualche giorno fa, cioè che in caso di fallimento della Di Vittorio, oltre alla probabile perdita di 13 milioni di euro da parte dei soci prestatori della cooperativa, sette comuni, tra i quali Fidenza, si dovranno fare carico di un debito residuo di 27 milioni di euro.
A parte la cifra “monstre”, premetto che, personalmente, non credo Massari titolare di particolari responsabilità; anche se non tocca a me dirlo e stabilirlo, tuttavia ritengo Massari, in quanto Sindaco di Fidenza, per le cose che ha scritto abbia la responsabilità e il dovere di spiegare alla città come stanno realmente le cose dopo queste affermazioni. Detta così, come l’ho letta dai giornali, non vorrei che in un futuro prossimo fossimo tutti chiamati a pagare aumenti di tariffe o ulteriori tasse sulla casa per pagare la casa di altri a causa delle malefatte di qualcuno. Se Massari ha fatto queste affermazioni sono certo che avrà avuto i suoi buoni motivi; se ci sono delle norme che prevedono che i comuni si facciano carico di questo eventuale debito residuo generato da una cooperativa privata, ammetto di essere ignorante in materia sia come cittadino che come ex amministratore, quindi sarei felice che mi fosse spiegato perché e giuridicamente quali atti ci pongono in questa situazione che, per me e non solo per me, sarebbe una clamorosa e negativa novità. Qui non si tratta più di strumentalizzare politicamente o meno una situazione drammatica, ma di fare chiarezza nel momento in cui si dice che eventuali pesanti effetti economici negativi potrebbero ricadere sull’intera comunità fidentina. Ora, rivestendo per un attimo i panni dell’ex amministratore, vado indietro qualche anno dove, durante il mio mandato amministrativo, sono stato insieme al Sindaco Cantini e a tutti i miei colleghi assessori, pesantemente e duramente criticato, in particolare dal PD, a seguito dell’ispezione e dei successivi rilievi del MEF relativamente i bilanci comunali dal 2008 al 2012, di cui peraltro ancora oggi non c’è nessun riscontro alle nostre controdeduzioni, anche per contestazioni che ebbero inizio con delibere del 1998, cioè quando ancora “avevo le braghe corte”. Ebbene, allora sembrava che la responsabilità fosse solo nostra, quando chi ci criticava sapeva benissimo che non era così. Ricordo ad esempio che lo stesso Massari era stato assessore dal 2004 ai primi mesi del 2009, quindi la questione riguardava evidentemente più amministrazioni, si arrivava addirittura alle amministrazioni del Sindaco Tedeschi. Ci misero in croce, ma si sa la politica è fatta così. Oggi tocca ad altri e mi sembra giusto richiedere altrettanta fermezza e chiarezza sulla questione Di Vittorio che riguarda molti amministratori e revisori dei conti da sempre organici o iscritti al PD. Adesso sono io a chiedere ufficialmente, rivolgendomi al Sindaco e a tutti i capigruppo consiliari, incluso il segretario/capogruppo del PD Gallicani, di pretendere che venga fatta chiarezza e vengano date risposte a queste domande:
Chi sono, nome e cognome, i componenti del CdA della Di Vittorio degli ultimi dieci anni, ovvero dal 2003 al 2012?
Chi sono, nome e cognome, i componenti del collegio sindacale preposto alla verifica, al controllo e alla certificazione dei bilanci dal 2003 al 2012?
Chi sono, nome e cognome, i soci che nell'ultimo semestre 2012 hanno ottenuto il rimborso dei prestiti?
Ancora, nel caso venisse dichiarato il fallimento della Cooperativa Di Vittorio, il Comune di Fidenza, nella persona del Sindaco, pensa di costituirsi parte civile per una eventuale causa per richiesta di danni?
Nell’attuale delicata situazione della Copperativa Di Vittorio il Sindaco non ritiene che sia “inopportuno” che funzionari comunali, che ricoprono oggi importanti ruoli in ambito urbanistico all’interno dell’Ente, facciano ancora parte del CdA della Cooperativa Di Vittorio? Non crede il Sindaco che un eventuale contenzioso come potrebbero difendere con serenità contestualmente gli interessi del comune e della cooperativa sgombri da interessi di parte?
Infine una domanda al PD e una considerazione rivolta in particolare al suo segretario Gallicani; nelle scorse settimane Gallicani sulla stampa aveva rilasciato delle “gentili” dichiarazioni rivolte alla precedente amministrazione, di cui facevo parte, che riporto testualmente :”… la scriteriata gestione dei soldi comunali fatta negli ultimi cinque anni precedenti ci aveva quasi messo in bolletta”. Oggi, visto l’allarme e la preoccupazione di Massari sui 27 milioni di euro di debiti residui che lui stesso definisce un disastro se dovessero pagarli i comuni, il buon Gallicani non ha nulla da dire visto che la gestione della Di Vittorio è solo ed unicamente una questione interna al PD, cioè del partito che lui rappresenta?
Personalmente avevo dato la mia disponibilità sia a Massari che a Gallicani per un contraddittorio pubblico sul bilancio per rispondere a quelle che io definisco solo bugie (ho ancora qualche vago ricordo dei bilanci comunali degli ultimi cinque anni), ma oltre ad essere ancora in attesa dei numeri che Gallicani disse che presto avrebbe pubblicamente fornito, ho la netta sensazione che il mio appello sia caduto nel vuoto e questo confronto non ci sarà mai.
Quindi concludo salutando Gallicani con una battuta: "quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare". Per quanto mi riguarda sto iniziando a legarmi le scarpe. Lo aspetto in campo…
Stefano Tanzihttp://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane