Taormina, gioiello non solo d’estate

Creato il 07 febbraio 2014 da Makinsud

La Sicilia gode di un prestigioso primato, ovvero quello di essere la meta per antonomasia di personaggi appartenenti al mondo dello spettacolo anche stranieri e di turisti facoltosi. Non è infatti difficile imbattersi in qualche personaggio famoso che sta attraversando le viuzze strette e caratteristiche di Taormina, diretto al proprio albergo o semplicemente desideroso di fare un po’ di shopping lungo il corso principale, mimetizzandosi tra la folla. La perla della provincia di Messina attira ogni anno moltissimi visitatori, che rimangono incantati dalla sua bellezza. Ma se scaviamo più a fondo, facendo attenzione ad alcuni dettagli, possiamo scoprire alcune criticità che portano al cosiddetto rovescio della medaglia, svelandoci anche i contro della capitale siciliana del jet-set.

Il periodo da considerare è la stagione invernale, perché se durante l’estate Taormina fiorisce, al contrario d’inverno si spopola, diventando per così dire una meta stagionale ai più. Complici le temperature fredde, la consuetudine di andare in ferie per lo più durante la stagione calda, e infine la famigerata crisi. Ma di certo il Comune del messinese non aiuta, se soltanto si riflette sui costi elevati dei parcheggi, per esempio (per muoversi agevolmente in centro è necessario prendere un bus navetta); ma anche della movida notturna: spesso, infatti, è necessario controllare che il contenuto del proprio portafogli sia adeguato, per evitare di incorrere in figure imbarazzanti!

Tuttavia, la presenza di un importante sito archeologico e culturale come il Teatro antico, risalente all’epoca ellenistica e importante centro per la rappresentazione teatrale e concertistica di ambito internazionale, risolleva indubbiamente da ogni perplessità. Attenzione però, poiché proprio dal Teatro antico emerge un’amara e triste verità: lo stato di abbandono e scarsissima cura in cui versa la struttura. Alcuni dipendenti hanno dichiarato che ciò deriva dalla mancanza di fondi, e che le pulizie vengono effettuate una volta al giorno e per un’ora soltanto (incredibile, considerando che solo in questo periodo di bassa stagione vengono contati in media 500 visitatori), le toilette sono impraticabili, manca addirittura la carta igienica. In queste condizioni i lavoratori si sono visti gettare letteralmente il biglietto d’ingresso in faccia dai visitatori, del costo di 8 euro. La domanda legittima è chiedersi dove vadano a finire questi soldi, ma la risposta è che al sito culturale va ben poco, mentre la maggior parte va nella casse della Regione, che interviene solo quando ci sono spettacoli in programma. Le proteste dei dipendenti hanno ottenuto questa sconcertante risposta: “Fate la colletta e comprate quello che vi serve“. Considerando che il Teatro antico è il sito culturale che attrae più turisti in Sicilia, con un afflusso annuo di 800.000 persone, sarebbe auspicabile intervenire con rapidità, per riqualificare la struttura soprattutto nei periodi di minore affluenza; perché una terra accogliente e ospitale quale è la Sicilia, non merita di vedere i propri tesori, che dovrebbero essere motivo di orgoglio, così svalutati.

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