È proprio vero che nella vita possono accadere tante cose, anche le più sorprendenti. Questa volta si tratta di un disco dove sono registrati, e processati attraverso il laptop, i suoni provenienti dalle parti intime delle due autrici, che si nascondono dietro questo nome strano, confondendo ulteriormente le acque facendosi rispettivamente chiamare – in modo ironico – Lola Hudson e Gloria Farr (i lettori di Kriminal sanno…). Le due fanno parte dell’entourage wave-situazionista che fa capo ai romani Gustoforte, che le adottano e le fanno debuttare per la propria etichetta Plastica Marella, che nel suo ristretto catalogo vanta pure quella fantastica cosa in salsa suggestion-library a nome Fabio Fabor. Il primo lato ospita un paio di take brevi che possono generalmente ascriversi a territori techno-industrial: a me hanno fatto pensare a certe proposte odierne più tribali (Ancient Methods, giusto per fare un nome) ma sempre molto “organiche”, come ad esempio nella sofferente marcia sadomaso di “Squirt!” o negli sbuffi violenti di “Nervous Shock”. Il vero colpo che tramortisce è però l’unica, e lunga, traccia che copre l’intero secondo lato: in “Power To The Pussy” si uniscono orgoglio femminile e voglia folle di buttarla in forma di ballo dionisiaco, sordido e affascinante. Non si sa molto di più su questo progetto – forse resterà un one-shot o forse no – ma intanto vi consiglio di farlo vostro. Tenetelo però ben nascosto da partner troppo gelosi, potrebbero farvi un po’ di storie per via della copertina… oppure il contrario, chissà? Strano e sorprendente il mondo, no?
Dischi 2015, plastica marella, tapes amateursMagazine Musica
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