E pensare che gli abbiamo steso un tappeto rosso quando è venuto in Italia:
Continuano ad arrivare notizie di repressioni e massacri dalla Libia, dove la polizia sta soffocando con la violenza i moti di protesta scoppiati nell’ultima settimana. Il regime non fornisce informazioni su quanto sta accadendo, quindi non ci sono cifre ufficiali, ma varie testimonianze da parte di cittadini libici e organizzazioni umanitarie parlano di almeno 104 persone uccise dalle forze dell’ordine da mercoledì scorso a oggi.
E ancora:
Diverse testimonianze sostengono che la polizia non stia più nemmeno reprimendo le manifestazioni: spara per uccidere e basta. Secondo altri il governo avrebbe liberato alcuni pericolosi criminali dalle carceri dando proprio a loro l’incarico di diffondere il terrore nelle città. Oltre al centinaio di morti – e la stima e al ribasso – ci sono anche molte centinaia di feriti: il tutto in un paese i cui ospedali non sono certo attrezzati alle cure di così tanti feriti. «I feriti arrivano ondate e noi non siamo adeguatamente equipaggiati: sono tutte ferite molto serie, che coinvolgono la testa, il petto o l’addome. Tutti feriti da armi da fuoco, e tra loro non c’è nessun membro della polizia o dell’esercito».
Anche in Libia arriverà presto la democrazia, almeno lo spero, ma purtroppo verrà accolta ancora una volta su un tappeto rosso, sangue.
via Il Post