Il silicone
Il silicone è un materiale che trova molte applicazioni in svariati campi, tra cui anche quello enologico, e può essere lavorato in vari modi a seconda dell'utilizzo.
Il silicone, con il nome più scientifico di polisilossano, è un polimero non organico strutturato sulla combinazione molecolare ottenuta legando degli atomi di silicio con atomi di ossigeno o un gruppo molecolare specifico e studiato per una sua funzione particolare con un atomo di silicio. Il nome silicone non è piu considerato appropriato, in quanto nel corso degli anni, a partire dalla sua sintetizzazione, il materiale è stato approfondito e studiato con le nuove tecnologie, scoprendo cosi alcune strutture prima sconosciute.
Il silicone fu inventato nel 1907 dal chimico inglese Frederick Kipping, nato a Manchester nel 1863 e successivamente emigrato a Monaco di Baviera, dopo aver conseguito la laurea a Londra, per lavorare nei rinomati laboratori chimici tedeschi. Nel 1890 ritornò però in Inghilterra e iniziò a cooperare con varie università, tra cui quella di Edimburgo e infine quella di Nottingham, dove appunto nel 1907 mese a punto la sintetizzazione del silicone.
Inizialmente il silicone fu concepito per usi lubrificanti nell'industria, ma con gli studi successivi si scoprì che variando la struttura, la lunghezza e la ramificazione della catena molecolare, i suoi utilizzi aumentavano notevolmente, riuscendo a formare delle gomme, delle emulsioni, dei liquidi e molti altri stati oggi conosciuti anche dai consumatori, che usano il silicone per molteplici usi.
Quello utilizzato nella produzione dei tappi fa parte della categoria delle gomme siliconiche, che vengono lavorate e addizionate con un catalizzatore, che viene poi fissato ad alta temperatura, dove si definisce anche la forma desiderata.
Questo tipo di silicone ha notevoli vantaggi, in quanto ha una proprietà resistente a temperature, aggressioni chimiche e batteriche. Inoltre non può essere ossidato dall'ossigeno, è elastico e molto longevo. Purtroppo nella produzione dei tappi per il vino, il silicone perde elasticità dopo cinque anni.
I tappi in silicone
I tappi in silicone vengono prodotti grazie alle gomme siliconiche, lavorate ad alte temperature con la forma appropriata.
Certamente si sceglie questo tipo di materiale per una riduzione dei costi rispetto al sughero, anche se negli ultimi tempi si sta cercando anche una soluzione sostitutiva al sughero per motivi ambientali.
Il sughero ha certamente bisogno di numerose lavorazioni prima di essere utilizzato come tappo. Il legno deve essere raccolto e poi lavorato con molte procedure piuttosto lunghe e dispendiose, che rendono la sua produzione attuale antieconomica in confronto ad una produzione sintetica.
Il silicone infatti prevede lavorazioni molto brevi, con l'unione in laboratorio di alcune molecole e un catalizzatore e una “cottura” per ottenere la gomma e la forma.
Questi processi di laboratorio sono certamente più rapidi e il silicone non crea problemi di tossicità, quindi rappresenta una valida alternativa al consumo di sughero, il cui albero invece necessita di molto tempo per crescere e svilupparsi prima di rendersi utile alla lavorazione.
Il silicone comunque presenta dei vantaggi e degli svantaggi, per cui possiamo scegliere il suo utilizzo a seconda del tipo di vino da tappare. La Francia fu la prima ad utilizzare, verso il 1978, i tappi in silicone come modello sperimentale, mentre la commercializzazione vera e propria cominciò a partire dagli anni 80 in America.
Certamente i puristi del vino non vedono di buon occhio l'utilizzo del silicone, preferendo il classico sughero, e per il momento, a parte i vini di marchio anglosassone, il silicone ancora non ha avuto successi rilevanti nei vini italiani e francesi. La preferenza resta per il sughero, anche se in alcuni casi l'utilizzo del silicone può essere vantaggiosa.
La scelta tra silicone e sughero
Il silicone come abbiamo visto il silicone è atossico e sicuro, molto longevo anche se perde elasticità dopo cinque anni. Questo è il maggior limite nel suo utilizzo, in quanto può essere impiegato solo per vini commercializzati per il pronto consumo, mentre non può in nessun caso venire impiegato per vini dal lungo invecchiamento. Inoltre il silicone non consente una respirazione che è invece classica del sughero, anche se minima. Questo pone il limite nei pochi casi in cui si cerca questo effetto per affinare il vino in bottiglia per osmosi.
I vantaggi del silicone però, se utilizzato per tappare i vini giovani e che sono consumati entro i due o tre anni dall'imbottigliamento, sono quelli di una tenuta e resistenza maggiore rispetto al sughero per quel che riguarda agenti batterici, come le muffe, che possono attaccare le bottiglie in luoghi umidi e non consoni alla conservazione. Inoltre il livello di sterilizzazione del silicone è nettamente maggiore, e quindi maggiore sarà la sicurezza rispetto alle contaminazioni interne. L'ultimo vantaggio inoltre, essendo un materiale inerte, sarà l'impossibilita di quel difetto, peraltro poco comune in realtà, del classico “vino che sa di tappo”.