Torna la cantautrice americana (ex Rodan e The Sonora Pine) e lo fa con un lavoro piuttosto contemplativo, che sa di rinascita spirituale. Sarà l’approdo alla chicagoana Kranky (ne ha cambiate molte, di etichette, negli anni), ma le sue nenie qui si fanno ancora più psichedeliche e il rilascio tensionale è controllato con maggiore rilassatezza. “This Morning Glory” è melodia un pelo scontata, ma centra il bersaglio, “Wordless In Woods” potrebbero averla scritta i Brightblack Morning Light, mentre la suite para-ambient di “Glow Now”, flebile deriva shoegaze, sa di fragilità senza tempo. In “Elemental Finding”, invece, sembra di sentire una Cat Power riconciliata col mondo, ma tutto Where Shine New Lights soffre di quella strana indolenza che gli permette di proseguire come con le ossa rotte verso una meta sempre più lontana. In buona sostanza, in molte occasioni si ha la sensazione che Tara tenda a “perdersi” di proposito in questa placenta immaginaria (sorta di musica-mondo dalle vaghe tinte new age, per capirci), non disprezzando neanche certi tappeti sonori affini a quelli di uno score di un documentario (la presenza quasi muta delle note in “All Vibe Now” che sfocia nella successiva “The Signal Wind”, pezzo che fatica a farsi ricordare, purtroppo). Come d’altronde succede con l’accoppiata finale, due lati di una stessa medaglia, dove la chitarra, qui a un volume leggermente più elevato, cerca di dare un inatteso colpo di coda al disco, che però alla fine dei conti non decolla, visto che il tutto lascia una sensazione déjà entendu. Sarà per la prossima volta.
Tracklist
01. Welcome
02. Wordless In Woods
03. This Morning Glory
04. Over. Round, In A Room. Found.
05. Glow Now
06. The Lull The Going
07. Elemental Finding
08. All Now Vibe
09. The Signal, Wind
10. The Signal, Lift
11. Bellow Below As Above
12. New Lights For A Sky