Magazine Cucina
Ci sono dei momenti in cui affiorano ricordi molto lontani, scaturiti da qualcosa difficile da identificare, e quando questo avviene si fa di tutto per focalizzare e materializzare il ricordo percepito.Mi sono ritrovata a pensare ad un profumo che si diffondeva nella nostra cucina nel periodo di Pasqua, quando mia madre preparava "l' taradd e l' surg cu pep" (traduzione maccheronica: taralli e sorci col pepe). Il ricordo mi riportava alla mia infanzia, quando ancora abitavamo nella vecchia casa di fianco alla nonna, e alla forma di questi dolci salati: tarallini e bastoncini pizzicati lateralmente che venivano chiamati sorci, non so per quale motivo.Sulla spianatoia appoggiata su due sedie, la mamma approntava: farina, un bel po' di pepe appena macinato, vino bianco e dell'olio che faceva riscaldare con dentro "qualcosa", da questo qualcosa arrivava l'odore che, di recente, non riuscivo a concretizzare. Ho dovuto chiedere a mia sorella, che è anche abbastanza più giovane di me, se si ricordava questo odore e lei, senza pensarci molto, mi ha detto: Ma.., la buccia dell'arancia! Certamente non ricordavo neanche le quantità e tutta la gamma degli ingredienti da lei utilizzati, per questo ho dovuto mettere a frutto la mia esperienza, e posso dire di essermi avvicinata di molto al sapore di queste prelibatezze della mia terra natìa. L'unica cosa abbastanza diversa è il colore, quelli fatti da mia madre erano molto più scuri, non so se dipende dalla farina e quale usasse, probabilmente tutta semola di grano duro. Ma il sapore è molto simile e ne sono veramente felice! Da noi a Taranto, insieme alla "scarcedd" erano, e penso che lo siano tutt'ora, i nostri dolci pasquali.
Ingredienti
30g di olio evo
1 cucchiaio di aroma arancia
200g di farina debole
1 cucchiaino colmo di pepe nero di mulinello
3 o 4 chiodi di garofano di mulinello
1/2 cucchiaino di sale
30~60g di vino bianco
1 uovo piccolo
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
olio evo per spennellare
Ho fatto riscaldare l'olio evo, ho spento il gas ed aggiunto l'aroma arancia home made (ci sta bene anche la buccia di mezza arancia, da eliminare quando l'olio diventa tiepido) e l'ho versato sulla farina setacciata. Ho sfarinato con le mani, per far assorbire l'olio, ed ho unito sale, pepe e chiodi di garofano di mulinello, poi il vino bianco (la quantità di vino varia con l'assorbimento della farina), il lievito e l'uovo ed ho impastato a mano.Ho formato una palla, coperta con una ciotola e lasciata riposare per 20minuti.Ho diviso in pezzi da 30g per i sorcetti e di 20g per i tarallini. Per formare i sorcetti: ho allungato la pallina da 30g a circa 15cm, ho pizzicato contemporaneamente i due lati del cordoncino con i pollici e gli indici e man mano si accorciava. Per i tarallini: ho allungato la pallina da 20g a circa 15cm e ho chiuso il cordoncino ad anello.
Ho allineato il tutto in una teglia ricoperta da carta forno e fatto cuocere a 200°C per 30 minuti circa.
Quindi, li ho spennellati con dell'olio evo e ripassati in forno ancora alcuni minuti, devono essere croccanti e friabili.
Buona Pasqua a tutti!
Partecipo all'evento #Ricettepasquali regionali dell'Italia nel piatto, la Puglia
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