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Taranto: record nero. Le morti infantili per cancro più alte

Creato il 04 luglio 2014 da Nicola933
di Mirella Astarita Taranto: record nero. Le morti infantili per cancro più alte - 4 luglio 2014

IlvaDi Mirella Astarita. Uno nuovo studio effettuato dall’Istituto Superiore di Sanità, ha visto la città di Taranto come quella con il tasso più alto di mortalità infantile dovuto all’inquinamento. Taranto registra una percentuale maggiore del 21% rispetto alla media regionale e rispetto ad altre realtà distrutte dall’inquinamento ambientale come la Terra dei Fuochi, che ricopre una percentuale del 13%.

Un tragico record per i Tarantini che, purtroppo, conosco bene il cancro e tutta la via crucis che ne deriva. In ogni famiglia c’è un malato di tumore, o quasi.

Ma la fascia di età che viene colpita da questa bestia nera è la scoperta più tragica: il 54% dei bambini dai 0 ai 14 anni è malati, un dato sconcertante. Il 20% dei casi si tumore viene diagnosticato nel primo anno di vita.

Nello studio effettuato dall’Istituto Superiore di Sanità, è inoltre riportato che la contaminazione ambientale nell’area di Taranto, è una causa in tutto o in parte dell’incidenza di patologie tumorali, che colpiscono prevalentemente polmoni, pleura, e generano patologie dell’apparato respiratorio. Insomma è la stessa aria che respirano a condannare questi bambini.

Anche se molte parti dell’impianto siderurgico tarantino non sono più in funzione, è comunque presente un emissione di fumi e agenti contaminanti,anche se in quantità minore, poichè come sottolinea l’ex Ministro dell’Ambiente Ronchi, occorrono anni ed anni per una migliore qualità dell’aria nella città di Taranto.

Quest’argomento, tra l’altro era già stato trattato durante la XVIII Riunione Scientifica Nazionale dell’AIRTUM, tenutasi a Taranto, ad aprile, in cui, sono stati sottolineati i nessi causali tra inquinamento e patologie tumorali. Quindi tutti i vertici regionali, comunali e statali conoscono stime, numeri, e cause di decesso, quella tarantina è una realtà nera già esposta da tempo a chi di dovere. Ma nulla si è mosso. I territori da bonificare sono stati solo citati in documenti, forse chiusi in un cassetto.

L’attuale ministro della salute Lorenzin, tra l’altro, alla luce di questo studio, ha commentato chiedendo di non creare”allarmismi”, mentre sottolineava di come il suo progetto di inserire le malattie rare nei livelli essenziali di assistenza stesse procedendo a gonfie vele. Il ministro ha disposto dei controlli più efficienti sul territorio, per lei, bisogna prima accertare le percentuali di morte, e dopo provvedere.

Il sindaco Stefàno, intervenuto questa mattina a seguito dell’emissione dei dati, ha chiesto collaborazione alla popolazione, in modo che le esigenze e il loro grido di dolore si alzi compatto. Il Sindaco chiede altresì agli enti competenti un quadro generale e preciso sulla condizione attuale della città.

La Cisl e la Fim di Taranto- Brindisi chiedono un incontro immediato al Ministro della salute Beatrice Lorenzin, per un potenziamento efficace della prevenzione e della sorveglianza sanitaria sul territorio.Non accettiamo più di leggere bollettini di morte sulla nostra città di Taranto” dichiarano in una nota congiunta Daniela Fumarola, Segretario Generale Cisl Taranto Brindisi e Cosimo Panarelli, Segretario Generale Fim. I rappresentanti chiedono la disposizione immediata di un programma operativo, efficace, di prevenzione e di sorveglianza sanitaria ,che sia mirata e differenziata a seconda dei casi e della fascia di età. E’ indispensabile che si intervenga ora e subito soprattutto sulla fascia più bassa di età, è inaccettabile veder morire dei bambini ,senza neanche avergli potuto offrire una strada, un’arma per combattere la propria guerra.

I numeri e le percentuali sono da “record-nero”, Taranto è una città vessata dalle morti, lì si muore sul lavoro e nelle case, a causa dell’ambiente che li circonda, e a tratti soffoca. Il Salento bagnato da acque così limpide che gli sono valsi il soprannome “Maldive” respira un’aria che ad ogni sospiro li condanna a morte.


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