Celle autorigeneranti? Fenomeni estremi ma naturali? Siamo sempre di fronte a disinformazione ad opera di meteorologi collusi. Le celle temporalesche vere, infatti, sono di forma circolare. Nel caso del fenomeno di ieri a Taranto, siamo di fronte ad un tornado di forza F2 (non quindi una tromba d'aria!) generato in un medium elettroconduttivo appositamente disperso nelle ore antecedenti, facendo uso di aerei idoneamente attrezzati, come, ad esempio, i 747 della Evergreen, i quali sono in grado di scaricare quantità enormi di nuclei di condensazione e prodotti chimico-biologici studiati ad-hoc. Sfruttando il tutto con l'uso di microonde via satellite, che riscaldano la zona di mare prospiciente, si crea, in modo del tutto artificiale, il fenomeno che poi difatti è occorso. Nello stesso modo il tornado può essere direzionato con estrema precisione.
La prova l'abbiamo con le immagini del radar doppler. Il radar Doppler è un particolare tipo di radar che si basa sull'effetto di slittamento in frequenza, detto, appunto, effetto Doppler. L'effetto Doppler è l'apparente variazione di frequenza delle onde emesse da una sorgente in moto rispetto a un osservatore: la frequenza aumenta, se sorgente ed osservatore si avvicinano, mentre diminuisce in caso di allontanamento. Il fenomeno fu scoperto dal fisico e matematico C. Doppler (1803-1853) per le onde sonore, ma si verifica anche per quelle elettromagnetiche. L'effetto Doppler ha molte applicazioni nella tecnica (radar), in medicina (ecografia), in astronomia. Esso permette al radar di distinguere bersagli in movimento anche in presenza di oggetti fissi.
Presentiamo i documenti non secretati del Pentagono e informiamo i parlamentari su cio' che il governo non ha detto loro. 8 febbraio 2004 - Associazione PeaceLink Fonte: http://www.defenselink.mil Presso la sede del WWF di Taranto – in un’apposita conferenza stampa – PeaceLink presenta ai giornalisti i documenti non secretati del Pentagono che attestano la trasformazione della base navale di Taranto in Base NATO. Sono informazioni mai comunicate al Parlamento, frutto di ricerche incrociate realizzate su Internet da un gruppo di mediattivisti. Taranto è sede di una base nazionale della Marina Militare Italiana ma dalla metà degli anni Ottanta vi è stato un ampliamento in “zona Chiapparo” finanziato in parte da fondi Nato. Dalla fine del 2002 Taranto è comando Nato con la sigla COMITMARFOR, guidato dal Contrammiraglio Maurizio Gemignani, ma solo recentemente lo staff multinazionale della Nato ha cominciato ad essere operativo al 100%. In passato vi erano stati vari interventi del movimento pacifista per denunciare una variazione dello status militare della base. Ma dai vertici politico-militari non sono giunte ufficiali conferme circa il nuovo status NATO della base, solo smentite, spiegano gli attivisti di PeaceLink, un’associazione telematica che ha inserito tutto il dossier sul sito. Ma la cosa che suscita forse maggiore scalpore è stata la conferma che Taranto – acquisendo il nuovo status di base della Nato, la più grande del Mediterraneo – diventa l’unico “Headquarters” (Quartier Generale) della NATO candidato ad ospitare la flotta americana che dal 2005 si dovrebbe trasferire da Gaeta per trovare una sistemazione più avanzata a sud-est. Questa ipotesi, ventilata negli scorsi giorni dal senatore Francesco Cossiga e dall’onorevole Massimo Ostillio, trova così una conferma nei documenti ufficiali del Pentagono che attestano la costituzione a Taranto di una “High Readiness Force” (comandi proiettabili ad alta prontezza) di tipo navale, che si va ad affiancare ad una “High Readiness Force” di terra ubicata a Milano in un apposito nuovo quartier generale della Nato. A Taranto da poche settimane è operativo al 100% un comando Nato denominato COMITMATFOR. Su Internet abbiamo trovato la foto di questo centro di comando. La documentazione presentata da PeaceLink contiene l’intera mappa della nuova Nato in Europa e smentisce le voci di una possibile destinazione della Sesta flotta Usa in Turchia per assenza, allo stato attuale delle cose, di comandi navali della Nato certificati HRF (High Readiness Force). La mappa del Pentagono è chiara: l’unica sede candidata ad accogliere la Sesta Flotta Usa nella sua veste di comando Nato, denominato COMSTRIKFORSOUTH, è Taranto. Nei giorni scorsi erano giunte smentite dal Governo Italiano e dal comandante americano Shelanski, in visita a Taranto con la nave comando Usa LaSalle. PeaceLink è conosciuta per aver ottenuto nel 2000 il piano di emergenza nucleare per Taranto e per aver scoperto, esibendo documentazione non secretata del Pentagono, l’installazione nella base di Taranto del sistema americano di comando e spionaggio satellitare C4i. Fonte: http://www.peacelink.it