Ieri sera in Piazza della Vittoria a Taranto,si e’ di nuovo fatto sentire un vento di cambiamento nel panorama ambientalista e civile jonico.
Si sono infatti radunati i sostenitori pro chiusura Ilva e a favore dell’ordinanza del Gip Todisco.
La serata e’ scivolata via con gli interventi di alcuni ambientalisti storici,come il professore Alessandro Marescotti e simpatizzanti vari.
La rivoluzione 2.a,come io ho chiamato questo momento storico cittadino,nasce da lontano e da lontano si porta dietro idee e uomini.
Si sta piano piano infiltrando anche nel tessuto operaio stesso,che in questi ideali,ne accetta alcuni di sicuro:
il diritto alla salute degli operai stessi,
la mancanza dei sindacati nei momenti decisivi
la voglia di coesione totale tra cittadino e operaio stesso.
La rivoluzione 2.a a Taranto,ha sancito anche un momento importante:il rifiuto di una comunita’ a farsi calpestare dal governo centrale che,mandando i suoi uomini il 17 di questo mese,vorrebbe decidere tutto in barba a una decisione del gip che,a modo di parere di molti,resta leggittima e giusta.
Una questione personale tra citta’,stato,privato e politici.
Un cerchio dove il dramma occupazionale rischia di passare in secondo piano e con esso anche il diritto ad avere un ambiente piu’ pulito.
La rivoluzione 2.a a Taranto,ha connotati tecnici del momento attuale ,vedendo i social network in primissimo aiuto e come vettori di aggregazione sociale delle problematiche locali.
Adesso si vedra’ se il piccolo Davide combattendo avra’ la forza di resistere non piu’ a un solo Golia,ma a molti di esso.
Infatti sembra che l’offensiva se pur istituzionale romana sia molto forte e accentratice,verso interessi che si espandono in piu’ direzioni.
Comunque vada,Taranto ha la sua rivoluzione che a differenza di quelle arabe non e’ contro dittatori ma contro un nemico,ironia della sorte,che e’ anche amico.
Infatti,e questa e’ la disgrazia attuale,il diritto al lavoro e’ stato reso dall’inquinamento scellerato della grande industria,non piu’ tale,diritto,ma un ricatto.
L’operaio stesso sembra di aver capito tutto e chiedera’,forse e speriamo,l’aiuto anche lui alla rivoluzione tarantina 2.a.
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