In questo periodo ne sono pieni i campi: il tarassaco (taraxacum) o dente di leone o soffione.Uno dei nomi comuni del tarassaco è anche piscialletto poiché ai bambini viene di solito raccontato che chi lo coglie la notte bagnerà il letto, da cui il nome. Altri nomi tipici sono pisciacane e polenta del diavolo.
Comunque lo vogliate chiamare, lo si riconosce per il fiore giallo vivo a pon pon e le foglie oblunghe e lanceolate. Si può raccogliere e utilizzare tutto. Fa talmente bene che La terapia a base di foglie o radici di tarassaco è chiamata "tarassacoterapia". E’ infatti depurativo, diuretico, antireumatico, digestivo.
Il modo più semplice è usare le foglie più tenere in un’insalata mista. Ma si possono anche cuocere, come spinaci, sbollentandole o semplicemente saltandole con olio e aglio e poi usarle tritate per fare una frittata (magari con l’aggiunta di parmigiano). Anche i fiori sono eduli. I petali possono insaporire e colorare le insalate, i boccioli si fanno sott’olio.
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Si può usare il falso miele al posto dello zucchero e con diversi formaggi. E’ inoltre un ottimo calmante per la tosse. inserito da Elena Bianco