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Target Ireland

Creato il 27 gennaio 2011 da Rightrugby
Target Ireland"Abbiamo bisogno di vittorie, a tutti i costi" dice il presidente della Fir, Giancarlo Dondi, durante la presentazione del 6 Nazioni 2011 a Roma. "E' finito il tempo delle belle figure", prosegue, "perché abbiamo una squadra molto forte, nel massimo della sua maturazione, giocatori professionisti, un ottimo staff e un ottimo allenatore". L'obiettivo dev'essere quello di regalare soddisfazioni a tutti i tifosi e a tutti quelli che seguono l'Italia del rugby. Concordiamo, vanno regalate soddisfazioni. Ma - e questa è una considerazione personale - preferiamo di gran lunga l'atteggiamento low profile e underdog, prima di evitare di ritrovarci a parlare delle dichiarazioni post partita simili a quelle rilasciate dopo la sconfitta di Verona contro l'Argentina.
L'Italia deve saper vincere perché poi si va ai Mondiali in Nuova Zelanda e volare laggiù con qualche scalpo in più nella sacca non fa male, anzi. Tant'è che azzardiamo la cosa, visto che poi ce li ritroveremo nel girone della Coppa down under. Il prossimo sabato 5 febbraio, al Flaminio, sbarcano gli irlandesi e abbiamo già reso conto dei buchi in formazione con il quale deve fare i conti il coach dell'Irlanda, Declan Kidney. Che non a caso spera tanto di recuperare Jamie Heaslip da piazzare in terza linea, visto che un altro flanker di peso come Stephen Ferris è ai box. Il pacchetto azzurro stenta a concretizzare in attacco (le driving maul, come sottolineava sacrosantemente il Socio nel preview, ad esempio), ma è un osso duro a mordere in fase difensiva. E Kidney ha bisogno di gente che gli dia un briciolo di garanzia.
Poi non c'è una saetta come Andrew Trimble e mancano due estremi potenti (Rob Kearney) e intelligenti (Geordan Murphy). Più fuori che dentro anche Tommy Bowe sull'altro binario. E, infine, il gruppo porta i segni di tante battaglie e il cuore può servire, ma quando la forza fisica rischia di essere compromessa, si può arrivare fino ad un certo punto. Poi servono i muscoli perché comunque stiamo parlando di rugby, non di una sfida a scopa.
L'Irlanda, come noto, ci attende nel girone della World Cup assieme all'Australia. E dal momento che già sappiamo quali saranno le dichiarazioni di settembre ("Dobbiamo vincere e accedere ai quarti di finale"), sarebbe cosa buona e giusta mettere paura - concreta - agli Irish Men. Che poi ci sono quelli che dovremmo vincerle tutte quelle in casa e quegli altri che puntano as usual alla Scozia. La quale ci ospiterà al Murrayfield all'ultima giornata, il 19 marzo, dopo più di un mese di partite. La strategia del "un passo alla volta" non ha mai fatto male a nessuno e aiuta a stemperare le facili frenesie. E non si può mai dire che scozzesi troveremo a quel punto, quale gruppo avrà da offrire un vispo come coach Andy Robinson.
Più che "a tutti i costi", si analizzi, orsù.

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