Target2, il pasticcio dell’euro e i sindacati tedeschi

Creato il 29 agosto 2013 da Keynesblog @keynesblog

di Sergio Cesaratto, da politicaeconomiablog.blogspot.it

Sono sul sito del mio dipartimento due nuovi miei working papers. Il primo sul TARGET 2 (in inglese), una questione complicata, controversa e fondamentale per la crisi europea. Peraltro la  mia posizione è per certi versi simpatetica con quella del più autorevole economista tedesco, Werner Sinn, e ciò susciterà qualche controversia con gli amici post-Keynesiani. Il secondo più divulgativo sulla crisi europea (in italiano) presenta alcuni riferimenti alla seconda edizione del Global Minotaur di Yanis Varoufakis. Il primo lavoro sarà pubblicato in versione definitiva da European Journal of Economics and Economic Policies: Intervention, 10, 2013 (3). Qui sotto abstract e link da cui potete scaricare il pdf.

Below you will find abstracts and links to two new WP of mine. The first is in English. TARGET 2 is a central and controversial issue in the Eurocrisis. In this regard, and perhaps unexpectedly, I sympathise with part of Werner Sinn’s arguments. The paper will possibly spark off some debate with some post-Keynesian friend. The final version will be published by the European Journal of Economics and Economic Policies: Intervention, 10, 2013 (3). The paper in Italian is more divulgative and contains some references to the second edition of The Global Minotaur by Yanis Varoufakis.

The implications of TARGET2 in the European balanceof payment crisis and beyond

Abstract - The paper provides an account of the meaning and implications of TARGET 2 in the Eurozone (EZ) balance of payments crisis. In this context, it discusses Hans-Werner Sinn’s thesis about a stealth bail-out of the EZ periphery by the ECB from a heterodox perspective. Financial liberalisation, a relatively loose monetary policy and the provisional fading of devaluation risks generated ephemeral growth in some peripheral EZ countries sustained by capital flows from corecountries. This has been followed by real exchange rate revaluation and deterioration of foreign accounts. As a result, external financing flows dried up and the previous stock of loans began to be repatriated. TARGET 2 has played a fundamental role in avoiding a precipitous crisis. This distinguishes the European crisis from more traditional balance of payments crises. However, the presence of TARGET 2 does not offset the absence of the financial crisis prevention and resolution
mechanisms that are characteristic of fully-fledged political and currency unions.

Quel pasticciaccio brutto dell’euro 

Abstract - Il saggio illustra la spiegazione Classico-Kaleckiana della crisi dell’Eurozona domandandosi se essa sia un effetto indesiderato o possa, invece, rappresentare il dispiegamento dei veri obiettivi anti-sociali della moneta unica. Si esaminano poi le possibili vie d’uscita, inclusa quella di un massiccio “Piano Marshall” europeo di investimenti recentemente proposta dal sindacato tedesco. Quest’ultima soluzione ci appare inadeguata in quanto non tiene conto della più ampia dimensione della problematica della moneta unica e dei divergenti interessi nazionali in Europa. Altre due soluzioni – la più desiderabile via Keynesiana e quella, più densa di incognite, della rottura dell’euro – ci appaiono per ora non nell’ordine delle cose, a meno di un grave incidente che conduca dritti al secondo esito. Al momento la kossovizzazione della periferia europea appare come la prospettiva più probabile.


Archiviato in:Economia, Europa, ibt, Teoria economica Tagged: euro, eurozona, Sergio Cesaratto

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :