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TAROCCHI: "Il Matto"...a modo mio

Da Colorefiore @AmoreeDintorni
In quest'ultimo periodo passo molto tempo con le carte dei Tarocchi in mano perchè stiamo preparando dei video sugli Arcani Maggiori. Il Matto continua ad attirare la mia attenzione e faccio fatica a concentrarmi sul lavoro perchè mi sento così assorbita da quell'immagine da identificarmene completamente.
Mi trovo improvvisamente proiettata in un dedalo di strade: non so più dove sono e non so da che parte andare. Sento un peso sulle spalle e mi accorgo di reggere un bastone con all'estremità un fagotto. Sbirciando dalle fessure intuisco tracce del mio passato, che sento mie, ma che non mi aiutano a capire perchè mi trovo in quella situazione. In me si mescolano un senso di insperata libertà e di paura per la mancanza completa di confini. Incomincio a camminare e cammino,cammino,ma il paesaggio è sempre uguale a se stesso e ad ogni incrocio si intravedono strade tutte uguali tra loro, che si perdono in un nulla di definito. Mi accorgo che anche il mio abbigliamento è particolarmente insolito, molto colorato e con tanti campanellini appesi qua e là. Ho anche un buffo copricapo. Mi chiedo se la scelta di quell'abito sia stata determinata dal mio amore per la musica, che mi ha accompagnato in tutti i momenti particolari della mia vita o dal desiderio di attirare l'attenzione e di sentirmi sempre un po' originale, non così convenzionale. Non c'è più nessuno che mi protegge e mi permette di non prendermi delle responsabilità. Sono solo, non so più cosa sia giusto e cosa sbagliato, cosa sia per me meglio fare o non fare. Dopo anni in cui, per sentirmi accettato ho pensato solo sempre a quello che desideravano gli altri, ho perso il contatto con quello che voglio veramente io e con chi sono io.  Dopo aver puntato il bastone a terra incomincio a giocare come un bambino, gli giro intorno con l'illusione di guadagnare del tempo e di riuscire a prendere una decisione, una direzione. Il mio umore passa da momenti in cui mi sento solo e tristissimo, con un'estrema facilità al pianto ad altri in cui comincio a ridere e non riesco più a smettere. E poi c'è quel cane, sempre alle mie spalle che abbaia e tenta di mordermi. Ho sempre avuto un po' paura dei cani e ad ogni suo sobbalzo riprendo timoroso il cammino. Tutto intorno c'è vuoto e silenzio, l'unico rumore è il tintinnio dei campanellini appesi al mio abito. Anche la solitudine ha su di me un effetto ambivalente, mi rende malinconico ma mi rassicura perchè in questo momento non devo e non voglio rendere conto a nessuno della mia confusione. Mi sforzo, ma non riesco a ricordare da dove sono partito o perchè me ne sono andato; sento che è stata una decisione necessaria, ma adesso non so proprio dove andare. Ho la sensazione di essere da poco rinato  e, se anche ho quel fagottino con me, ho come l'impressione di dover ricominciare tutto da zero. Devo scegliere un nuovo scenario per la mia vita e devo riprendere a respirare profondamente. A pensarla sembra una cosa facile ma appena devo fare qualcosa di concreto vengo preso dal panico e mi arresto. In questa inquietudine  alzo lo sguardo ed improvvisamente, come sbucata da una coltre di nebbia,  appare in lontananza una luce, sembra la luce di un Faro. A questo punto la decisione sembra semplice ma la paura di sbagliare tiene ancora i miei piedi ancorati al terreno.Voltandomi indietro, fino a dove arriva lo sguardo non si coglie nulla, la luce sembrava l'unica possibilità, ma non riesco lo stesso a muovermi.
Poi improvvisamente, come era spuntata la luce, lei mi ha preso la mano e con voce familiare mi ha invitata a seguirla. E' stato un attimo e la paura si è sciolta e dopo i primi passi tutto è sembrato semplice e rassicurante; la direzione è decisa, sento di poter fidarmi di quella stretta di mano e sento forza e sicurezza diffondersi in tutto il corpo. Avvicinandoci è sempre più chiaro che quella luce è quella di un Faro, che quell'incontro non è stato casuale e che il nuovo ciclo è iniziato. Adesso posso anche udire il rumore del mare e posso veramente ricominciare.
"Il Matto"
ASTROTAROLOGIA: UN'ARTE CHE CURA!

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