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Tarologi, cartomanti e tarocchi pensiero (1.)

Da Tarocchipensiero @MichelPelucchi

TAROLOGI, CARTOMANTI E TAROCCHI PENSIERO (1.)

Quando nell'ambito della Coscienza crediamo di cercare, siamo noi ad essere cercati (Jodorowsky)

TAROLOGI, CARTOMANTI E TAROCCHI PENSIERO (1.)

Usciamo subito dall' impasse, dichiarando che ogni tarologo è chiaramente anche un cartomante. Il tarologo utilizza infatti le carte come strumento proiettivo, non di un ipotetico futuro, bensì di quel "potenziale energetico" che manifesta in noi una condizione chiamata: inconscio, anima, necessità, destino. Ciò che lega questi termini, al di là delle sofisticazioni del caso, è il punto di vista energetico per cui: "tu diventi ciò che sei". Per aiutarti in questo il tarologo "attualizza" i tuoi sforzi, cioè ti fa capire perché adesso possano divergere, spaiarsi da quel nucleo essenziale che pur guardando al mondo esteriore, ammira se stesso in ogni cosa. È questo stesso fatto, la preziosa felicità di essere corrisposti - se però accetti di doverti spogliare di tutte le futili paure, gli egoismi e le falsità meschine. Solo allora (e ti suggerisco di guardare l'arcano LA STELLA XVII) una guida più ampia, di per sé capace di illuminare il cielo, può restituirti al mondo (e il mondo) in una forma super vitale e spontanea. Senza sforzi; proprio come suggerisce il Tao Te Ching...

Chi sta sulla punta dei piedi non resiste a lungo ritto; chi fa passi lunghi, non resiste a lungo a camminare; chi ammira semplicemente se stesso, non è un illuminato; chi esalta semplicemente se stesso, non diventa un uomo illustre; chi glorifica solo se stesso, non diventa un capo; chi è orgoglioso di sé, non dura. Sulla Via, questi atteggiamenti sono chiamati sforzi e attività eccessive. Alcuni uomini li detestano, chi segue la Via se ne astiene. [...] Quando sei davvero integro, tutto ritorna a te (Lao-Tzu).

La Via del tarologo è pertanto l'integrità di colui che dandosi alla vita, impara a riceverne il flusso costante, vivo e puro. Solo la Poesia, che intrinsecamente è una pratica rigorosa, può emanare il significato di questa nostra proposta.

L'anima... così mi tange il cuore e fugge via. / È nell'Abbandono; per lei insisto. / Una vita forse è ancora troppo stretta e troppo angusta (Paria Sidal)

Fai in modo che in relazione ad ogni Carta si approfondiscano gli aspetti molteplici generativi e creativi dell' arcano ( arcanum, segreto), cioè di quella straordinaria fonte energetica che ti porti "dentro", che può realizzarti (gioia, creazione, vita) oppure destabilizzarti (noia, ferita, dolore) ad ogni occasione.

Ricorda che il "dentro", "stati dell'animo" ecc., non sono una connotazione spaziale, quanto piuttosto una vicinanza e un avvertire il Pensiero (qui inteso come unità dell'Io corporale, emotivo, intellettuale e sessuale) nell'atto di intessere contemporaneamente miliardi di connessioni con la Natura, con l'infinito che essa dimostra produrre e ... senti un po' cosa dice il mitico Alejandro Jodorowsky:

"La risposta di un albero di fronte a una perdita è creare immediatamente una nuova vita accanto alla ferita".

Domanda: Cosa ci comunica tutta quanta la nostra migliore disposizione alla vita? Cosa ci comunica il nostro arcano? L'anima? Il destino? Risposta: tanti occhi e molteplici variegate percezioni; strumenti ultra-sensibili che il Tarologo impara a sviluppare coscientemente - con te che rimetti in gioco ogni cosa, come se stessi approntando il primo sguardo alla vita.

Una perpetua primavera arriva, è alle porte. E sono mille mille suoni e ferri d'ottoni... timballi. Una festa. Le vostre energie con cento nomi... Importa solo che "qualcosa" di davvero importante (oggi) possa esistere.

In questo mondo di consapevolezza, nulla è più utile della celebrazione. La celebrazione è come innaffiare una pianta. Preoccuparsi è l'esatto opposto, è come tagliare le radici di una pianta.

Sii felice! Danza con il tuo silenzio nel cuore: in questo momento è presente, è sufficiente! Perché chiedere di più? Il domani si prenderà cura di se stesso. Questo momento ti travolge con la sua pienezza: perché non viverlo, non celebrarlo, non condividerlo, non goderne? Lascia che diventi un canto, una danza, una poesia: lascia che sia creativo. Lascia che il tuo silenzio sia creativo: fanne qualcosa (Osho).


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