Infatti la gente ignora che, senza questa esplorazione di tutte le possibilità e in tutti i sensi, è impossibile che la mente, anche se incontra la verità, la conosca (Platone)Il Tarologo... immaginatelo come Il Matto! La Carta – lo sapete – non ha numero, la sua struttura flette ad ogni passo, così da essere contemporaneo ad ogni diversificata situazione – proto-forma in divenire. È Matto perché come scrisse Nietzsche in Ecce Homo (Ecco l'Uomo): “Diventare ciò che si è presuppone che non si abbia neppure una lontana idea di ciò che si è”. Occorre allora aprire se stessi, spalancare il novero delle bizzarrie, delle intuizioni e delle improvvise passioni (non improvvisarti! Sii piuttosto un volto, un cuore ed una direzione!). Te lo ripeto utilizzando un linguaggio poetico, come un tempo gli Antichi solevano fare, senza che gente stupida potesse interrompere un flusso comunicativo perfetto: da occhio ad occhio, quasi silente.
“Labbra come coperte da un fuoco, lucide. Sottile un gesto... pareva una strana piccola visione allo sguardo altrui. Lo si credeva, un tempo così terso, netto, così pulito!” (Paria Sidal)
Allo stesso modo Baudelaire! Quegli “sprazzi d'intuizione”, “d'ispirazione divina” li nomina Correspon•dances, Corrispondenze. POESIA E TAROLOGIATi stai forse chiedendo perché la Poesia gioca qui il ruolo del Tarologo? Sappi allora che il Tarologo – come ogni uomo che voglia realmente conoscersi – sa essere maggiormente ricettivo, discerne il reale dall'illusioneproprio in virtù di una coscienza che non riceve informazione soltanto dagli elementi proveniente dal mondo delle chiacchiere mediatiche, dai libri o da chissà quale altro strumento. La visione, per lui che sperimenta, si sposta un poco “oltre”, un poco “più dentro”; con più intensità avverte il produr-si (in sé) del Mondo Naturale.“È un tempio la Natura, dove a volte le parole / escono confuse da viventi pilastri / e che l'uomo attraversa tra foreste di simboli / che gli lanciano occhiate familiari. / Come echi che a lungo e da lontano / tendono a un'unità profonda e oscura, / vasta come tenebra o luce, / i profumi, i colori e i suoni si rispondono” (Baudelaire)Tutto questo è Poesia in senso eminente: il prodursi, geminazione e concatenazione di eventi e loro subitanea ri-comprensione. Il Tarologo opera dunque continue indagini su energie presenti, sebbene latenti ed inespresse allo sguardo dell'uomo privo di acume. Non si può essere egoisti in questo; non può di fatto esserlo la nostra figura di Matto. È infatti impossibile ricondurre a sé soltanto quei suoni, quei colori e quei profumi. Per questi motivi diventa necessario aprire se stessi, spalancare le porte del tempio e riversare tutto – sottile un gesto / labbra come fuoco – nel fiume in piena della Vita. LA STELLA XVII, quella splendida figura di donna, non ha labbra rosse! Come fare? adesso che non c'è più la corrispondenza desiderata? Attento! Guardati attorno! Guarda bene! Spetta a te raccogliere quella tintura colorata che le sta accanto, sulla destra e nel giallo. Guarda di nuovo! A te solo spetta il compito di risistemare i presenti, i futuri e gli oggi, i domani già passati, tutti tesi verso un reale compito: una meta ineguagliabile. Essa è l'immagine o la visione che ti appartiene fluida e coerente ad ogni mossa. Eccoci al punto! “Essere fluido e coerente ad ogni mossa”, in questi spostamenti (mutamenti) sta per intero il lavoro di (ri)connessione al Mondo Naturale proprio del Tarologo. Egli sa infatti che esiste un “collettivo modo di corrispondersi”, un “inconscio sociale”, “danze multiple”; sa che esiste una dimensione che ci fa essere partecipi – prima ancora che si definisca tutto col raziocino – di eventi sotterranei, latenti alla nostra persona. Del resto chi vuol essere coi Tarocchi deve necessariamente saper gestire un'emissione di segnali-simboli-sintomi sempre maggiori e sempre diversificati; un'emissione spontanea, che dunque va trovata, più che cercata. Ed è con spontaneità che il Tarologo si/ti afferra al presente, si/ti “illumina d'immenso” ad ogni sguardo e... quello è il suo simbolo vero! Autentico! La realtà è simbolica in quanto avvertita presenza di Sé in un Mondo Natura ricco dell'impossibile. Strano ma vero: un Mondo Magico accade; arcano si rivela. Non è questione di forzature, ossessioni e di inutili sofferenze. Questo l'ho imparato da Jiddu Krishnamurti. Unprimo passo...“Come possono esistere il libero, il vero, se la nostra modalità è la resistenza? La libertà è all'inizio, non alla fine; l'obiettivo è il primo passo, il mezzo è alla fine: e il primo passo deve essere libero, non l'ultimo” (Krishnamurti)La Poesia per il Tarologo è il primo passo, libero!COSA SIGNIFICA LIBERTÀ PER TAROCCHI PENSIERO?Libertà significa che il tuo potenziale di energie costipate, ritrova ora la sua giusta collocazione in un presente che sai nuovamente di poter gestire. Ed è questo che impari nella Lettura. Impari a comprendere te stesso; perché sarai tu ad arrivare al nodo, tu solo sei in grado di scioglierlo. È con un processo cosciente che rivedrai la Bellezza appena dimenticata; la verità mai vanita.“In diversi tipi di iniziazione si dice che l'uomo può soltanto avvicinarsi alla Verità, non conoscerla mediante il linguaggio; mentre invece è possibile conoscere la Bellezza, riflesso della Verità. Lo studio dei Tarocchi può dunque essere affrontato come uno studio della bellezza. È attraverso lo sguardo, se accettiamo di basarci su ciò che realmente vediamo, che il loro significato si rivelerà piano piano” (Jodoroswky)Come tu gestisci piano pianoi tuoi mille contatti, il Tarologo gestisce i milioni di contatti della “sua” mente – e qui sta il gioco – con i milioni di contatti che, rinnovati, gli si presenteranno nell'incontro/gioco della Lettura. Occorre dunque una reale comprensione delle energie subconscie; occorre portarle dal nero di un gesto che rischia paradossalmente di andare contro la propria genuina realizzazione, alla coscienza di quell'atto che rivela in toto il nostro carattere, la nostra disposizione verso l'altro. “L'ho sentito dire lassù in cielo, dove la Luce presenta il Bianco assai più nero di qualsiasi mistero. E ho sentito dire che la Terra, prima oscura e fumosa, di nuovo sarà smeraldo e colore del cristallo. Mi sento perfetto! Completo! Avendo tutto afferrato in Poesia... avendo creato: il mio unico scopo, la mia unica via” (Paria Sidal)Liberta!SII LIBERO E CONSAPEVOLEDei cialtroni imbroglioni, dei truffatori che nello specifico non sono per forza dei cartomanti, non ho fatto parola. Ho preferito integrare, senza concessione alla polemica, il cartomante (colui che utilizza le carte) con la figura splendida del Tarologo – quantunque ci siano Tarologi patentati, non per questo meno insipienti e meno menzogneri.