A un’ora circa dalle guglie della Sagrada Família, esiste un piccolo angolo carico di storia – quella dell’impero romano – immerso nella luce e i colori del Mare Mediterraneo: Tarragona.
Una scappata al di fuori del brulicante clamore di Barcellona, può essere una buona occasione per avvicinarsi a quest’affascinante cittadina catalana. Possiede uno dei centri storici più importanti di Spagna e d’Europa, per la ricchezza e la buona conservazione dei suoi scavi romani.
Il passato romano
Tarraco, come venne chiamata la città all’epoca romana, entra nella storia nel 278 B.C., allorché vi si trasferisce la prima guarnigione militare della provincia di Spagna. E il meno che si possa dire è che i reperti archeologici siano sorprendenti: un chilometro di alte mura in uno stadio di conservazione eccellente, tanto che su alcuni blocchi di pietra si vedono ancora le cifre di riconoscimento degli schiavi incaricati della costruzione; il circo romano, di cui si conservano 93 metri di sotterranei; il bellissimo anfiteatro, a strapiombo sul mare, con al centro i resti di una basilica Visigota eretta per commemorare i primi martiri cristiani. Musei, iscrizioni e incastri di pavimentazioni antiche nel centro cittadino e sulle terrazze di certi bar all’aperto rendono questo percorso divertente e appassionante. Tutto l’insieme è stato iscritto al patrimonio mondiale dell’Unesco nel 2000.Ma Tarragona non è una città che vive nel passato. Al contrario è il passato che è ben vivo e presente. Fermandosi a rinfrescarsi nei numerosi locali o bar disseminati nel centro, potrà capitare di vedere spuntare una colonna romana incustodita o posare i piedi su un pezzo di pavimento, lo stesso su cui i legionari marciavano verso nuove conquiste.
Il Balcone del Mediterraneo
La seconda città della Catalogna è definita “il balcone del Mediterraneo” e lo è, nel vero senso della parola. Infatti, una delle sue arterie principali, la Rambla Nova, culmina in un’ampia e lunga balconata, al di là della quale guizza l’azzurro del mare, mentre lungo la stessa moltissimi bar e ristorantini sistemano le loro tavole per accomodare i visitatori.
E qui farà scoprire le delizie di un trend de vie tutto mediterraneo. Sorseggiare un bicchiere di vermut – l’aperitivo tipico di queste parti – accompagnato dall’immancabile tapa fatta di pane strofinato
con olio e pomodoro (pà amb tomàquet, in catalano), olive, patate fritte (braves) o sardine cotte alla brace (plancha). Sul porto (Moll de Pescadors) e il suo quartiere (El Serrallo) non si potrà fare a meno di gustare il pesce fritto e una deliziosa rossejat de fideos, spaghettini tostati accompagnati dalla salsa alioli. E nei modernissimi ristoranti di design della piazza de la Font la cucina mediterranea si tinge di tocchi contemporanei.Se durante l’estate le spiagge invitano a crogiolarsi al sole e avvicinarsi languidamente ai molti chiringuitos dove abbondano tapas e cerveza, l’inverno non è da meno. Complice una temperatura mite quasi tutto l’anno, è imperdibile nel mese di febbraio il rito della calçotada. Questi cipollotti dolci che spuntano in pieno inverno sono oggetto di un vero e proprio culto in tutta la Catalogna e vengono serviti cotti alla brace, immersi in una salsa particolare, detta romesco. Il calçot non è soltanto buono da mangiare ma divertente anche per il modo in cui si mangia. Di solito si organizzano vere e proprie battute di amici che si raccolgono attorno a tavolate per gustare questa prelibatezza, accompagnata da fiumi di vino che viene prodotto nella zona.
Medioevo, Modernismo e tradizioni
In oltre 2000 anni, la storia della città è stata scritta nel suo patrimonio architettonico. Dai reperti romani al Medioevo il passo è breve a Tarragona, con il suo epicentro nella cattedrale gotica e la scalinata Pla de la Seu, sede di un delizioso mercatino la domenica. Il modernismo poi fiorisce in numerosi edifici della Rambla Nova, opera di famosi architetti, tra i quali Gaudí e Domenech i Muntaner. Ma l’apice di questo stile creativo e divertente è stato raggiunto nel bellissimo Teatro Metropol, vero e proprio gioiello modernista opera di Josep Maria Juiol (1807-1949).Orgogliosa delle sue tradizioni, Tarragona è città ricca di manifestazioni culturali nel corso di tutto l’anno. Da non mancare, se si vuole restare un poco con il fiato sospeso i famosi castellers, torri umane che possono raggiungere altezze vertiginose, e che hanno luogo soprattutto in estate.
La città vive intensamente la sua “movida” di giorno come di notte e nel 2017 vi sarà un’occasione in più per recarvisi: Tarragona, vincendo su Alessandria d’Egitto, è stata selezionata quale sede dei XVIII Giochi del Mediterraneo.
Da Barcellona, Tarragona si raggiunge con il treno(Renfe), in partenza dalla stazione centrale di Sants (da 40 minuti a 1 ora e mezzo a seconda del tipo di treno). In macchina è collegata con l’autostrada AP7 (80 km circa da Barcellona) ed è a soltanto 7 chilometri dall’aeroporto di Reus.