E così succede che a una delle coredattrici di Taste&More venga in mente di fare un contest per premiare i lettori... poi capita che il tema verta sulla cosiddetta "Mise en Place"... e a tutto aggiungiamo la sadica frase "Dobbiamo partecipare anche noi della redazione per rendere omaggio ai lettori e alla giudichessa"....Vorrei farvi vedere un selfie nel momento in cui ho letto questa favolosa frase:
Oramai se mi leggete almeno un po' mi conoscete no? Io sono una Cazzona, io gli impiattamenti fighi mica li conosco. non li so fare, non mi vengono, non ho la dote essenziale e l'unico prerequisito necessari... la PA-ZIEN-ZA!!!! Mi manca, non ce l'ho o quantomeno la esaurisco tra le compagini del quotidiano divenire che comporta relazioni di vario genere tra ufficio / figli / marito...E quindi vorrei dire alla mia cara "Collega" Te possino te e le tue fantastiche idee!
Comunque ecco qua la mia proposta, con cui si apre questo fantastico tour tra le meraviglie dell'apparire ancorché dell'essere. Parto io oggi con l'antipasto e vi do appuntamento settimana prossima sul blog di Michela con il primo piatto, ce l'avrò fatta? Giudicate voi... E siate clementi!
Per 8 persone
500 g tonno freschissimo abbattuto*1 porro1 rametto di maggioranasucco di 1 limone biosalepepe3 cucchiai di olio EVOPer decorarezeste grattugiate di 1 limone biorametti di maggioranaaceto balsamico invecchiatoPreparazione
Tritate il tonno al coltello di modo da avere dei pezzetti grossolani e non troppo fini, eliminate le radici e la parte verde del porro e tritatelo finemente, lavate e asciugate la maggiorana, sfogliatela e tritate finemente le foglioline. Riunite i tre ingredienti in una ciotola, unitevi anche il sale, il pepe, il limone e l'olio, mescolate e fate marinare per circa 20 minuti in frigo.Passati i 20 minuti riprendete il composto, poggiate nel piatto di servizio un coppapasta e riempitelo con la tartare, sfilatelo delicatamente. Guarnite con le zeste di limone, un rametto di maggiorana, un filo d'olio e qualche goccia di aceto balsamico.*Per scongiurare il rischio da contaminazione da Anisakis, un parassita che infesta i pesci e che può causare pericolose encefaliti negli esseri umani, è necessario che venga abbattuto. Il processo di abbattimento consiste in un ciclo di freddo della durata di 24 ore in abbattitori professionali o di 36 ore in congelatori domestici che raggiungano la temperatura di -22°
E con questo post vi ricordo di partecipare a Bello&Buono, il 1^ contest di Taste&More