Lo zucchero è una fonte di energia indispensabile per il nostro organismo, facile da assimilare e di comune reperibilità. Chi pratica attività sportive conosce l'importanza degli zuccheri, in grado di produrre un immediato picco glicemico contro il senso di stanchezza e fame. Ma chi non ricorda la divertente canzoncina di Mary Poppins :...basta un poco di zucchero... Perché quel pizzico di zucchero, a volte, porta con se ricordi indelebili: infanzia, amicizia, amori, passioni, risate, abbracci, intese, tenerezze, carezze come queste piccole crostate che mi sono tornate alla memoria grazie al profumo di una confettura.
Ingredienti (x6 tartellette)
200 g farina semi-integrale 100 g burro 100 g zucchero semolato 1 uovo fresco 1 pizzico di sale 200 g confettura alla rosa canina (Albergian) 125 g di albumi 25 g di zucchero semolato 50 ml acqua 175 g zucchero semolato
Procedimento
Per la pasta frolla sfregare tra le dita il burro freddo a pezzetti con il sale e la farina fino ad ottenere delle grosse briciole. Unire lo zucchero, mescolare e aggiungere l’uovo, quindi impastare il tutto senza lavorare troppo l’impasto, ma compattandolo con le mani. Formare un panetto, avvolgere nella pellicola per alimenti e lasciar riposare in frigorifero Stendere la pasta e rivestire gli stampi, disporre la confettura e infornare a 180 °C per 30/35' min.
Per la meringa procedere preparando uno sciroppo con 175 g di zucchero e 50 ml di acqua cuocendo fino a 110ºC (detto piccola bolla) nel frattempo montare nella planetaria gli albumi con 25 g di zucchero e versarlo a filo sugli albumi, continuando, continuando a montare fino al completo raffreddamento del composto. Togliere le tortine dalle forme ormai fredde. Inserire la meringa italiana in una sac à poche e decorare a piacere le crostatine. Fiammeggiare la meringa con il cannello in modo uniforme. Prima di servire spolverare con zucchero al velo.
Per questa preparazione ho utilizzato uno dei prodotti ALBERGIAN. Da 100 anni l'Azienda Allbergian di Pinerolo (TO), grazie all’accordo con piccole aziende agricole del territorio, programma la produzione nelle 48 ore senza eccedenze e avere varietà anche meno conosciute di frutta. Nascono così le composte di frutta fresca a base di fichi (ottima!), albicocche, lamponi, ma anche ribes rosso, pere martin e prugne ramassin. Totalmente a base di frutta, senza zuccheri, seguono ancora la lavorazione a cielo aperto, in pentola, rimestate a mano così da poter ottenere la consistenza desiderata. Una curiosità: Albergian deriva dal nome della montagna più imponente che sovrasta Pragelato. Leggenda vuole che sia stato suggerito da un giornalista presente all’inaugurazione che, di fronte alla magnificenza dell’hotel, sembra abbia suggerito al fondatore Serafino di chiamarlo come la montagna che gli si stagliava davanti. Siglando così tacitamente un accordo con l’ambiente circostante che dura ancora oggi.
www.albergian.it